Parte il "Punto d'ascolto" a Gubbio per donne che subiscono violenze

A Gubbio è attivo il Punto d'ascolto per le donne che subiscono violenze, nel sottopassaggio di via Cavour, al terzo piano: non manca il numero da chiamar, lo 075 9237513. Saranno sei le volontarie che ogni martedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 15 alle 18 saranno a disposizione per parlare e dare sostegno e consigli a chi i trovi a vivere violenze, fisiche e psicologiche. Due psicologhe dei servizi sociali del comune e quattro volontarie della Commissione Pari Opportunità formate per affrontare qualunque tipo di situazione. Violenze casalinghe, sul lavoro, da parte di uno stalker, violenze che ricadono anche sui figli. Si deve parlare e si deve chiedere aiuto. Al taglio del nastro il commissario D'Alessandro che ha sottolineato come vivere la violenza nell'ambiente familiare sia la situazione peggiore dalla quale difendersi. Non è voluta mancare Daniela Albanesi, presidente del Centro regionali pari opportunità: “con questo punto d'ascolto a Gubbio ci sono tutti gli strumenti necessari per aiutare chi soffre. Sconfiggere la violenza di genere è una questione culturale con l'aiuto di strumenti sempre più specifici. Abbiamo un sistema regionale anti-violenza innovativo che nel 2013 ha già raccolto l'appello di 585 donne, nel 2003 erano stati 250”. Presente anche il consigliere provinciale per le pari opportunità Gemma Bracco che ha ricordato come la violenza si sconfigga con la preparazione. Un progetto che nasce dal 2011 quando il comune, allora con l'assessore Michela Tinti, firmò una convenzione con il centro regionale. Ma il pensiero di tutte queste donne attive sin dalla fine degli anni '70 per promuovere una cultura di genere, anche da Gubbio, è andato a Katia Bellini, da poco scomparsa: “Katia è stata una scuola forte, una scuola da seguire. Una donna che ci ha sapute indirizzare in ogni occasione. Idealmente – ha detto la presidente Albanesi – questo punto d'ascolto lo dedichiamo a lei”.