"In questi giorni a Gubbio si sta allestendo il mercato della politica in vista delle prossime elezioni amministrative. Ogni soggetto presente parla di rinnovamento, di stacco con il passato, di superamento dei vecchi schemi e, soprattutto, di novità. E così si esprimono anche quei soggetti che hanno governato a Gubbio per anni, contribuendo in maniera significativa a costruire quel vuoto e quel nulla in cui ci troviamo".
Si apre così una nota di analisi della situazione politica eugubina da parte dell'associazione "Gubbio nel cuore", a firma di Francesco Dominici, che non usa mezzi termini, definendo i protagonisti dell'ultimo scorcio politico eugubino come titolari di "amministrazioni che si ricorderanno come il regno del voto di scambio e del clientelismo, che hanno portato alla distruzione di ogni prospettiva per il futuro, al massacro del centro storico e, infine, al commissariamento del Comune".
Ma "Gubbio nel cuore" riserva giudizi anche su altri soggetti che si stanno profilando in campo: "Per quanto riguarda gli altri soggetti si sono messe in campo energie e volontà per creare progetti veramente innovativi che avrebbero portato al superamento di certi schemi preordinati e certi giochi di potere, tornando a mettere al centro gli interessi di Gubbio e della sua cittadinanza.
Peccato che ora, in questi giorni, la parola d’ordine di tutti i soggetti in campo sia una sola, che poi è l’unico concetto che regna incontrastato a Gubbio da qualche decina di anni: immobilismo.
Già perché tutti, o quasi, per provare a risanare la politica di Gubbio e portare un reale cambiamento in questa città hanno adottato la meravigliosa strategia di aspettare cosa farà il PD!
Quindi, nello specifico, una volta che sua maestà il PD avrà fatto le sue scelte gli altri si muoveranno di conseguenza: ad esempio intercettare qualcuno in fuga dal partito sovrano che non ha trovato spazio e che ora potrà averlo, mettendosi l’inamidata casacca di qualche lista civica; o, di contro, allearsi con quel PD che fino a ieri si è accusato (a ragione) di essere il centro delle clientele e dei favori!
Poi ci sono anche soggetti che, con molto garbo, sposando un progetto, sono poi spariti per andare a fare il giro delle sette chiese per vedere che aria tira e, non trovando spazio, al momento opportuno si sono ripresentati al punto di partenza per rivendicare la propria lealtà al progetto stesso. O chi, con altrettanto garbo, dopo aver urlato contro gli sporchi giochi di potere del PD e della sinistra radicale di questa città, è pronto a sostenere proprio quei soggetti purché siano rappresentati da personalità condivise. Come se le altre componenti di quei partiti si faranno realmente da parte senza colpo ferire, e come se quanto hanno fatto (o disfatto) fino ad oggi improvvisamente non conti più nulla.
Un osservatore esterno sarebbe portato a pensare, forse con un po’ di invidia, che questa città sia talmente tanto florida e immune dai problemi che affliggono tutta l’Italia che a Gubbio ci si possa permette di parlare di strategie e alleanze senza assolutamente fare cenno a qualcosa di concreto.
Invece la situazione è molto diversa. Il lavoro non c’è più e moltissime persone sono a spasso, altrettanti emigrano, lasciano la città ed il suo deserto ideologico per andare a cercare fortuna da qualche altra parte; le aziende sono ridotte in fin di vita e Gubbio (con tutte le frazioni) è letteralmente e materialmente in disfacimento.
Gubbio nel Cuore in questi mesi ha cercato di concentrarsi esclusivamente sui problemi concreti che sono sotto gli occhi di tutti, come il lavoro, la sicurezza ed il decoro urbano; confrontandoci con l’amministrazione e collaborando abbiamo portato avanti progetti che dovrebbero essere formalizzati a breve. Ma noi siamo sicuramente troppo ingenui per capire quanto sia più importante aspettare cosa fa il PD!".
Gubbio/Gualdo Tadino
04/11/2013 08:34
Redazione