Come succede da 19 anni a questa parte, il Memorial Mancini non delude mai le aspettative, offrendo bel gioco, divertimento e soprattutto l’occasione ai tecnici di testare la condizione dei propri giocatori, in un periodo quello di metà agosto, in cui la preparazione si fa più sentire nella gambe dei giocatori. A portare a casa il trofeo per la settima volta nella storia di questa manifestazione è il Gubbio che grazie a due partite giocate al limite della perfezione per cattiveria, intensità e cinismo sotto porta, torna a far sorridere i propri tifosi. A giocarsi proprio contro i rossoblù il trofeo è stato il Foligno, che non ha certo sfigurato contro una squadra di categoria superiore salvo poi doversi arrendere alle cannonate degli avanti eugubino con il duo d’attacco Galabinov-Scardina in grande spolvero. I falchetti hanno fatto capire soprattutto nel match con il Fano, di poter essere grandi protagonisti in Seconda Divisione, con i marchigiani davvero troppo evanescenti nel campo, quasi incapaci di creare palle gol al momento riaprire le due minisfide. La serata del Barbetti si era aperta con la sfida proprio tra gli amaranto e i ragazzi di Giovanni Tedesco, già dall’inizio i falchetti fanno capire di fare sul serio regalando trame interessanti e cercando con insistenza il vantaggio, al 14’ è Brunori Sandri ad avere la grande chance, supera Giovagnoli in uscita ma proprio sulla linea Colombaretti sventa la minaccia, l’azione però non termina qui, Lepri infatti pesca in mezzo Borghese che strattonato cade a terra, per l’arbitro Sacchi non ci sono dubbi è rigore, dagli undici metri va Balistreri che porta in vantaggio i suoi, la risposta del fano sta in un tiro da fuori di Proia ben deviato in angolo da Zandrini, e dopo le occasioni ciccate in maniera clamorosa dal solito Balistreri il raddoppio arriva al minuto 40’ con lo stesso attaccante che si fa perdonare depositando dopo una doppia respinta la palla in rete. Si chiude così la prima mini partita, in campo scende il Gubbio contro il Fano perdente. Neanche il tempo di mettersi seduti che la squadra di Sottil mette in discesa la gara: dopo dodici secondi è infatti Guerri a portare in vantaggio i suoi, con il raddoppio eugubino che non si fa attendere più di tanto, al 5’ Galabinov appoggia in rete e Giovagnoli non certo incolpevole è battuto una seconda volta. Il Fano non riesce a combinare granchè il Gubbio controlla il risultato non rinunciando ad attaccare e così dopo vari tentativi tutti pericolosi il sigillo finale è calato ancora da Galabinov che con un soffice lob fa 3-0. Scendono i titoli di coda sull’avventura fanese al “Mancini”, si apre il sipario nel derby spareggio per l’assegnazione del trofeo: E’ ancora il rossoblù che va di moda al Barbetti, gli uomini di Sottil pungono fino a far male. Prima la sventola di Boisfer colpisce la traversa poi al 10’Pacheco mette in mezzo, Scardina stacca di testa e firma la sua prima rete in rossoblù nel giorno del suo esordio. Sulle ali dell’entusiasmo Briganti, versione capitano, e compagni mettono alle corde i biancazzurri fino al 24’ minuto in cui Galabinov da calcio di punizione infila sotto l’incrocio Zandrini con una perla da fermo che vale da sola il prezzo del biglietto. Il triplice fischio finale decreta il Gubbio vincitore, al Foligno il plauso dei tifosi comunque soddisfatti per quanto visto in campo, per il Gubbio l’idea è che la debacle con il Pontisola sembra già finita nel dimenticatoio.
Gubbio/Gualdo Tadino
09/08/2012 09:29
Redazione