"Siamo pronti ad adeguarci ad una chiara ed univoca linea del Ministero": lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dopo parere del Consiglio Superiore di Sanità - al quale il ministro della Salute Roberto Speranza aveva chiesto una valutazione - secondo cui per abortire con la pillola Ru486 non servirà più il ricovero. Il parere era stato chiesto dal ministro dopo la delibera della Regione Umbria che aveva suscitato molte polemiche indicando la necessità del regime di ricovero ordinario per l' aborto farmacologico.
"Abbiamo già chiesto al Ministero della Salute - ha spiegato la presidente Tesei - di avere il parere del Css nonché le indicazioni su tempistiche e contenuti delle direttive ministeriali di adozione del provvedimento, così come annunciato dal Ministro". "Come già detto qualche mese fa, quando sollevammo il caso e scrivemmo una lettera al ministro Speranza, il fulcro, al di là delle polemiche - ha aggiunto la presidente della Regione Umbria - rimangono la tutela della salute delle donne, la loro autodeterminazione e la necessità di una linea comune aggiornata scientifica. Siamo pronti, come sottolineato allora e confermato oggi, ad adeguarci ad una chiara ed univoca linea del Ministero".
"Ci eravamo conformati alle linee nazionali - ha aggiunto l' assessore regionale alla sanità, Luca Coletto - e, una volta ricevute e lette quelle nuove fornite dal Ministero, siamo pronti a farlo nuovamente, con la massima correttezza".
Perugia
08/08/2020 15:40
Redazione