"Un premio che mi ha emozionato": queste le parole di Alex Zanardi, che sabato ha ricevuto a Gubbio il premio Faris Jabar, intitolato al pluridecorato cavallo di Fausto Fiorucci, campione del mondo e d'Europa di endurance. Un premio alla grande forza di volontà del pilota emiliano, colpito dalla sfortuna quando in un incidente a Indianapolis ha perso entrambi gli arti inferiori. Una sventura che non lo ha demoralizzato, vedendolo tornare anche alle gare.
La cerimonia eugubina si è svolta alla presenza delle massime autorità cittadine, religiose, di tutte le forze dell’ordine e di varie testate giornalistiche della carta stampata e televisive, presso la Sala Consiliare del Comune di Gubbio. Dopo i saluti del Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci e Roberto Bertini, assessore allo Sport e al Turismo della Provincia di Perugia, Nino Benvenuti, campione olimpico e mondiale di pugilato, ha asserito che quest’anno la commissione, di cui egli stesso fa parte, ha avuto in Zanardi il candidato ideale per il Faris Jabar International Prize. Un riconoscimento, come si legge nella lettera inviata dal Cardinale Sergio Sebastiani, presidente emerito della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, che è frutto degli insegnamenti di San Francesco ed ogni buon cristiano dovrebbe essere un Faris Jabar, e cioè un “cavaliere coraggioso”. Dario Andretta, responsabile LUMUCI, ha evidenziato il fatto che un premio dato da un cavallo è qualcosa di importante e profondo, come profondo e importante è il legame che unisce il cavallo al suo cavaliere. Importante è il legame che unisce Faris e Fiorucci, è Faris che nonostante gli anni che passano e gli incidenti occorsi, come l’ultimo che ha tenuto Fiorucci lontano dai sentieri dell’endurance per più di un anno, sta incitando il suo cavaliere a non mollare.
Fiorucci ha quindi spiegato che il premio Faris Jabar gli è stato ispirato dal carattere e dalla conoscenza di questo fantastico compagno, che gli ha dato sensazioni ed emozioni mai provate con nessun altro cavallo. Faris ha innate la competizione e la sfida,
non tanto nei confronti degli altri, che usa come un mezzo, quanto nei confronti di se stesso per scoprire ogni volta i propri limiti.
Vincere sugli altri può essere facile, si può anche barare, ma vincere su se stessi è molto difficile.
"E’ un premio che non è nato per essere un premio come tanti ma è un premio nato soprattutto per dimostrare come un animale può in certi casi, se osservato bene e capito, provare emozioni, lealtà e amicizia che possono addirittura giustificare il fatto di premiare un uomo purché questo gli assomigli in queste espressioni".
Secondo Fiorucci Alex Zanardi è l’espressione piena di questo Premio perché il vero Alex Zanardi non lo conoscevamo prima del suo incidente, quando era un uomo come tanti, è la vita che lo ha invitato a tirar fuori il meglio di sé ed è così che ha potuto dimostrare che dentro di lui c’era un qualcosa di straordinario.
"E' un premio che mi inorgoglisce - ha poi commentato il pilota bolognese - perché va al di là del risultato sportivo ma tocca i valori autentici dello sport, che è anche metafora della vita di tutti i giorni".
Alla premiazione di Gubbio sarà dedicata la puntata di questa sera della rubrica "Trg Plus" in onda alle 20.50 subito dopo il tg.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/10/2009 08:26
Redazione