E' il giorno della non-Festa dei Ceri a Gubbio . Per il secondo anno consecutivo la città rinuncia al suo simbolo identitario, nel rispetto delle normative anti Covid.
Il "doppio" del campanone, ieri sera, dalla torre di Palazzo dei Consoli è stata la voce di una comunità ferita che pur tuttavia non si arrende e va avanti. Lo fa con alcuni dei suoi riti in onore di Sant'Ubaldo e in memoria dei defunti che oggi, come da sempre, si ripeteranno con gesti dal profondo significato simbolico.
Alle 8.30 la visita al cimitero come omaggio ai ceraioli defunti, alle 9.15 quella al Mausoleo dei 40 Martiri in ricordo delle vittime del 22 giugno 1944. Quindi il pomeriggio alle ore 17 la benedizione dle vescovo Paolucci Bedini in Piazza Grande, seguita dalla suonata del campanone alle ore 19. In serata l'accensione delle luminarie in centro e alle 21 la chiusura con il triduo dalla Chiesetta dei Muratori.
Per seguire questi appuntamenti, diretta di TRG già da questa mattina nel corso della rassegna stampa, quindi nuovo collegamento nel pomeriggio dalle 16.30.