16 anni per gli autori del delitto, assolti i due che erano stati imputati di essere i mandanti. Questo ha deciso, ieri sera dopo le 20, a seguito di un dettagliato e lungo esame, il gup De Robertis sul caso dell’omicidio del gualdese Dino Fimati, ucciso il 16 febbraio del 2003, a seguito di un debito di droga, contratto con un gruppo di albanesi. Non sono state accolte le richieste del pubblico ministero Antonella Duchini, che aveva chiesto 30 anni per gli esecutori materiali dell’omicidio, Eduard Lytaj 23 anni, Izmir Rahi 22 anni e Stiljan Site 23, che quella domenica mattina di due anni fa prelevarono dalla propria abitazione Dino Fimati per condurlo sui boschi di San Presto, lungo la strada che da Gualdo porta ad Assisi, per ucciderlo a colpi di coltello e piede di porco. I 30 anni richiesti sono quasi stati dimezzati a 16, così come sono rimaste inascoltate le richieste del Pm per i due albanesi imputati di essere stati i mandanti dell’assassinio, Nike Djaloschi 29 anni e Ilmi Kajmaku 28, assolti dall’accusa di omicidio e condannati invece a scontare sei anni per detenzione di droga. Si dovranno ora attendere i 90 giorni di tempo richiesti dalla legge per depositare le motivazioni e solo allora, visti gli atti, si deciderà se procedere a ipotesi di impugnazione.