Si chiama Green Graph, ed è la prima start up legata al comparto delle nanotecnologie da cui potrebbe e dovrebbe nascere il distretto umbro, un reticolo di aziende dislocate in tutta l'area nord Est dell'Umbria, per scendere fino giù al ternano incentrate sulla produzione di nanomateriali e loro applicazione.
Siamo a Fossato di Vico, poco più di 2600 abitanti, un borgo sotto l'Appennino con una zona industriale depauperata da troppo tempo dalla crisi lavorativa del comparto metalmeccanico . Oggi ha accolto la prima azienda che produce grafene, ovvero che estrae dal minerale grafite queste particelle dell'ordine di nanometri con le quali però si potranno effettuare mille applicazioni. Gli imprenditori sono due Michele Baldin e Roberto Leonardi e qui hanno dato vita a un'azienda unica per innovazione tecnologica
Parterre di ospiti istituzionali, dalla Regione ai Comuni dell'Alto Chiascio che guardano a questa prima start up con favore perchè possano nascere intorno ad essere altre decine di aziende che lavorino sull'applicazione pratica del grafene nei vari comparti dalla plastiche al calcestruzzo, dal vetro alle batterie pe automobili.
Partner di questa scommessa, l'Università di Perugia con il dipartimento di fisica che da anni studia il tema delle nanotecnologie e da tempo indica questa strada come foriera sul lungo termine di sviluppo occupazionali interessanti.
A facilitare l'ingresso di questi nuovi imprenditori nel territorio, Confindustria dell'eugubino gualdese con il presidente Luca Colaiacovo che ha già presentato la start up al sodalizio in sede regionale e ha assicurato sostegno.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/03/2022 19:08
Redazione