Un ponte tra la storia millenaria e la tecnologia d'avanguardia è stato gettato a Gualdo Tadino, dove si è svolta la presentazione del progetto di valorizzazione e digitalizzazione del Museo archeologico degli antichi umbri, custodito nello storico palazzo di Casa Cajani. L'iniziativa, promossa dal Comune, con il sostegno della Fondazione Perugia, ha raggiunto l'obiettivo di rendere l'eredità dei Tarsinati - l'antico popolo umbro che qui fiorì - accessibile e immersiva grazie a innovative soluzioni multimediali. Il sindaco Massimiliano Presciutti - secondo quanto riferisce il Comune - ha evidenziato come l'investimento in cultura e innovazione sia essenziale per la promozione del territorio e della sua identità. Il cuore dell'evento è stata l'inaugurazione delle nuove installazioni. La digitalizzazione dei reperti, curata da Archimede Arte, unita all'allestimento immersivo realizzato dall'Associazione Gualdo Digitale, presieduta da Flavio Paoletti, trasforma radicalmente l'esperienza museale. I visitatori sono ora accolti da un coinvolgente video introduttivo che narra la storia degli antichi umbri, dagli scavi sul territorio fino alla costituzione del museo. Alessandro Paoletti, esecutore del progetto per "Gualdo digitale", affiancato dall'archeologa Mariangela Testa, che ha fornito i testi scientifici e co-curatrice del percorso museale insieme alla già soprintendente archeologica dell'Umbria Laura Bonomi Ponzi, con l'allestimento dell'architetto Nello Teodori, ha illustrato come la sinergia tra rigore scientifico e tecnologia consenta ora di "portare nel mondo" la storia unica custodita a Casa Cajani. "Questo intervento non è solo un ammodernamento - ha osservato il sindaco - ma una vera e propria riscrittura del racconto museale. Rendere immersiva e interattiva la visita, grazie anche al prezioso supporto della Fondazione Perugia, significa investire sul turismo culturale, sull'identità e sul futuro della nostra comunità, permettendo ai Tarsinati di 'parlare' in modo nuovo a tutto il mondo". Il progetto proietta così il Museo archeologico antichi umbri in una dimensione moderna, offrendo un viaggio emozionante e didattico nel passato. Un patrimonio di oltre 1.500 reperti con un arco cronologico che abbraccia oltre dieci secoli, dal XIII al III secolo a.C., offrendo uno spaccato essenziale per ricostruire le dinamiche socio-culturali delle popolazioni del Centro Italia. Tra i materiali esposti figurano numerosi oggetti importati dall'Etruria, dal Lazio e dal Piceno, testimoniando l'ampiezza degli scambi commerciali e culturali. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni che seguono lo sviluppo cronologico dei Tarsinati. È possibile visitare il museo dal giovedì alla domenica e nei festivi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.polomusealegualdotadino.it