Il Castello di Babbo Natale è la novità del periodo natalizio che l’associazione culturale Capezza – in collaborazione con il Polo museale e altre associazioni del territorio e il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino – ha inteso affiancare al presepe vivente “Venite adoremus”. Per tre fine settimana - rimanendo comunque aperti gli spazi del museo – la Rocca Flea si trasformerà in un castello da sogno ricco di addobbi, sorprese, dove tutti i bambini possono incontrare il protagonista del Natale, tra giochi, canti, attività didattiche e di intrattenimento, spettacoli interattivi, laboratori creativi, tramite il coinvolgimento di gruppi associativi. Il Castello di Babbo Natale sarà inaugurato sabato 8 dicembre alle 17 e rimarrà aperto l'8-9, il 15-16 e il 23-23-24 dicembre dalle 16 alle 19 presso la Rocca Flea. Iniziativa, quella del Castello di Babbo Natale, che si affianca alla quarta edizione del Presepio vivente "Venite Adoremus", organizzato e realizzato dall'Associazione Culturale Capezza presso gli orti dell'Istituto delle suore del "Bambin Gesù" di Gualdo Tadino, con il patrocinio Co\\\\\\\\\\\\\\\\mune di Gualdo Tadino e la collaborazione con l’Istituto Bambin Gesù e il Polo Museale. Ancora una volta lo splendido scrigno racchiuso tra le mura di uno dei quartieri storici del centro cittadino ospiterà la rievocazione della Natività di Cristo, secondo l'interpretazione e la sensibilità, la devozione e l'incanto della grande arte rinascimentale italiana. Un allestimento che sembra protetto dallo scorrere dei secoli dalle mura del convento e che ridona vita e nuova luce alle sue architetture, tramite la narrazione delle umili attività lavorative e artigianali dell'Appennino umbro, il riadattamento delle vetuste strutture e la creazione di nuove suggestive scenografie, la messinscena di emozionanti quadri animati, la cura riservata ai costumi e ai dettagli dell'epoca, il grande pregio artistico della rappresentazione che prenderà vita dalle 17.30 alle 20 del 25 e 26 dicembre e vedrà ulteriori repliche domenica 30 dicembre e il 6 gennaio, in occasione dell’epifania allo stesso orario e il 5 gennaio dalle 21 alle 23 - sarà infatti quest'anno ispirato al dipinto “Adorazione dei pastori” appartenente al ciclo di affreschi del Pinturicchio della Cappella Baglioni nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello (datato al 1500-1501). Il dipinto e la realizzazione del Presepio vivente seguono fedelmente l'iconografia tradizionale dei soggetti sacri del XV-XVI secolo, con la scena della Natività ambientata in uno spazio intimo e raccolto, in cui la regalità dell’evento evangelico si unisce alla concretezza del paesaggio e alla dignità dei suoi personaggi. A tale "umile concretezza" rispondono i tanti mestieri che il Presepio sarà in grado di mettere in scena, in spazi illuminati dal bagliore delle fiaccole e dei fuochi, con alcune interessanti novità. Per meglio comprendere il presepe stesso, l’associazione Capezza ha organizzato – in collaborazione con l’UniGualdo – un incontro martedì 11 dicembre alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune in cui Claudio Cattuto illustrerà il dipinto “Adorazione dei pastori” del Pinturicchio presente nella cappella Baglioni di Spello a cui Venite adoremus si ispirerà.