I rischi del web, la consapevolezza di come una foto e un video girato per scherzo possano essere un reato, la complicità penale che si nasconde dietro una condivisione, la complicità morale dietro un like messo su un post. E' stata una delle mattine di scuola forse più intense e attuali a cui i ragazzi delle classi prime dell'istituto "Raffaele Casimiri" di Gualdo Tadino abbiano partecipato nel corso dell'anno scolastico quella odierna, tenutasi al teatro Talia della città, dove hanno incontrato il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Perugia Flaminio Monteleone. Il tutto nell'ambito di un progetto su scala nazionale della Polizia Ferroviaria " Train to be cool " in collaborazione con il Miur finalizzato a diffondere il concetto di legalità. Referente del progetto per la Polizia il comandante della Polfer di Foligno Alessandro D'Antoni . Accolto dalla dirigente scolastica del Casimiri Sabrina Antonelli, il magistrato ha affrontato con i ragazzi il tema dei social, il luogo ha detto, dove oggi si adescano minori, il luogo dove sempre più spesso i minori compiono reati. Linguaggio schietto, volutamente diretto per essere efficace, Monteleone ha spiegato ai ragazzi i pericoli del web: girare un video o scattare un foto con minori a sfondo sessuale è un reato, condividerlo in una chat di wapp è reato, anche solo tenerlo nel proprio smartphone è reato.
Dal "sexting", sempre più in voga tra le minori che si filmano in atteggiamenti erotici già dagli 11 anni per poi divulgare il filmato poco consapevoli dei giri che esso farà, ai filmati a sfondo sessuale girati invece da un altro soggetto, a volte persino il fidanzatino di turno, fino a veri e propri filmini hard girati da terzi : è la sfera sessuale quella che oggi finisce sempre con più frequenza sul tavolo dei magistrati, ma non non mancano situazioni di bullismo spinto che ghettizzano compagni di scuola o soggetti fragili di un gruppo. Il monito di Monteleone è stato chiaro: tenersi alla larga da questo, denunciare laddove se ne abbia conoscenza. Quando il caso arriva sul tavolo della magistratura è già troppo tardi.
( ndr. Le immagini e il servizio nel tg di questa sera ore 19.30 replica 20.30 TRG canale 11 )