A Gubbio “La Cenerentola” si presenta nella versione più moderna: applausi anche a Scheggia. E giovedi' tocca a Torre Calzolari

Una “Cenerentola” d'eccezione, in formato tascabile, si è presa la scena nel Chiostro di San Pietro a Gubbio.

E' grande la soddisfazione per l'associazione Pocket Opera, progetto ideato da Aldo Sartori, presidente del sodalizio, nato per avvicinare un pubblico sempre più vasto alla tradizione lirica, troppo spesso vista come lontana dalla contemporaneità.

Sartori ha unito cantanti professionisti agli attori dilettanti del “Semon'teatro Ylenia Cernicchi”in un format culturale innovativo, rappresentato in sei date distribuite nei comuni di Gubbio, Scheggia e Fossato di Vico.

E' nato, così, uno spettacolo teatrale in cui la sceneggiata si fonde al melodramma giocoso, la cui rappresentazione viene attuata sul territorio, per coinvolgere il più possibile le persone ed iniziarle ad innamorarsi della grande opera in musica, patrimonio mondiale nato e sviluppatosi in Italia.

Una proposta di qualità, intessuta di un messaggio che esalta anche l'arte del riciclo, grazie ad un'eccellente idea del regista Primo Antonio Pretis che, lavorando assieme alla costumista Serenella Orti, ha voluto creare costumi unici nel loro genere, dove stoffa e carta di giornale si intrecciano, giocando ad abbellire i bravissimi interpreti.

Il progetto di Pocket Opera, inoltre, si è rivelato vincente anche all'interno di un bando indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dedicato alla promozione di eventi culturali di carattere innovativo, ricevendo un cospicuo finanziamento.

Il pubblico numeroso ha accolto la rappresentazione in maniera calorosa, rimanendo estasiato da un'ilarità coinvolgente unita alla tecnica più eccellente.

Dopo il successo dei tre appuntamenti tenutisi a Ponte d'Assi, Gubbio e Scheggia, il 2 agosto sarà la volta di Torre dei Calzolari, per poi spostarsi il 3 al Cva di Semonte e il 4 a Fossato di Vico.

La favola di “Cenerentola” rivive, dunque, in paesi e piccole frazioni del territorio per ricordare a tutti che la patria dell'opera ha una ricchezza preziosissima da preservare.