Una e - bike ai piedi rende ciclista anche chi non lo è di vocazione o non può esserlo per età o salute, dagli 800 ai 1500 euro i modelli base, 2.500 e poi su a salire i migliori. Sono loro queste biciclette con pedalta assistita alimentata da batteria un pezzo del futuro di un pianeta che deve fare i conti con i problemi ambientali, ma sono anche il presente del ciclo turismo che, dopo il Nord Europa sta conquistando anche l'Italia. Stamani a Gubbio in Piazza Grande sono arrivati i 40 partecipanti alla 19esima Bicistaffetta organizzata da Fiab e Bicitalia lungo la Via degli Appennini, la ciclabile da Camaldoli, in Toscana, a Vieste in Puglia nata nel 2000 e cresciuta negli anni. Lungo questo percorso la Bicistaffetta sceglie ogni anno un tratto da percorrere e così il 21 settembre scorso i partecipanti sono partiti da Stia in provincia di Arezzo e giungeranno il prossimo 28 settembre a Sulmona, in Abruzzo. Gubbio Stamani era parte della terza tappa partita da Umbertide e diretta a Gualdo Tadino da dove la Bicistaffetta ripartirà domani alla volta di Spoleto. La tappa eugubina nasceva dalla volontà di spingere l'acceleratore nella realizzazione della ciclovia Arezzo – Fossato di Vico, lungo il vecchio tracciato della ferrovia promossa dall'associazione Valle dell'Assino: 3 milioni di euro già stanziati, un iter progettuale concluso, ma di fatto ancora dell'appalto dei lavori non c'è traccia.
La risposta con una data certa non è arrivata nemmeno nell'incontro tenutosi a Palazzo Pretorio con il sindaco Filippo Stirati . La pratica attualmente è in mano alla stazione appaltante unica della Provincia, ha detto il primo cittadino, il Comune la sua parte l'ha conclusa. L'urgenza è di chiudere la partita entro la fine dell'anno perchè il mancato utilizzo dei fondi stanziati comporterebbe il loro ritiro.