Apparentemente due mondi che non si parlano, l'uno quello del cinema hollywoodiano, la prorompente Marylin, la raffinata Audrey Hepburn di "Colazione da Tiffany", la combattiva Vivien Leigh di "Via col vento", un mondo fatto di storie appassionate, basato sulla finzione che una macchina da ripresa fa diventare realtà, un mondo che cerca il palcoscenico perchè è palcoscenico nella sua vocazione. E' il mondo dei manifesti cinematografici e dei ritratti di attori hollywoodiani dell'artista toscano Silvano Campeggi, più noto come Nano, un'icona del settore della grafica e della cartellonistica cinematografica tra gli anni 40 e 70 del Novecento.
Dall'altro il mondo della Festa dei Ceri che è realtà allo stato puro: pezzi di singole storie che si uniscono il 15 maggio di ogni anno da secoli per raccontare una storia collettiva, quella di Gubbio, quella dell'Umbria, quella dell'Italia del folklore, senza cercare palcoscenici, anzi essendone il più delle volte schiva, ma che li conquista suo malgrado per bellezza e unicità. Un mondo che Nano Campeggi nel 2014 conobbe per aver visto e partecipato alla Festa dei Ceri e che ritrasse in alcune opere ricche di colore ed emozione.
Il Maggio Eugubino, a 100 anni dalla nascita dell'artista, avvenuta il 23 gennaio del 1923, ha voluto far incontrare questi due mondi apparentemente distanti, Hollywood e i Ceri, con una mostra allestita presso lo Studio Fabrizio Milesi in Corso Garibaldi.
64 le opere in mostra fino al prossimo 11 giugno.
Alla presentazione presso la Casa di Sant'Ubaldo, presenti oltre ai familiari di Campeggi, alle istituzioni ceraiole e cittadine, alla Regione, il Prof. Giorgio Bacci dell’Università di Firenze, Francesca Baldinucci, il moderatore Carlo Enrico Paciaroni, l'architetto Fabrizio Milesi . La mostra è stata possibile grazie al sostegno di sponsor privati e istituzioni.
Immagini e interviste nel tg di TRG canale 13 questa sera ore 19.30 e 20.30
Gubbio/Gualdo Tadino
01/05/2023 17:08
Redazione