E’ una piazza che si colora di verde e di giallo quella che la sera di domenica 2 ottobre a Gualdo Tadino celebra la chiusura della 44esima edizione de “I Giochi de le Porte“: Porta San Facondino vince il suo tredicesimo palio e brucia la Bastola in segno di vittoria. Un trionfo arrivato al termine di un pomeriggio denso di emozioni, che ha visto primi posti e ribaltamenti, in una serie di alterne vicende che hanno reso la disputa entusiasmante fino all’ultimo minuto.
La prima gara ha visto imporsi alla guida della classifica parziale Porta San Donato con il binomio Gustinucci e Scassellati su Contrappasso, tallonati da Porta San Benedetto che già dalla seconda gara si è imposta risaledo ai vertici della classifica. Dopo un interminabile spareggio per il primo posto tra Benedetto e Facondino, è stata la prima a imporsi con Samuele Berardi che, freddo fino all’ultimo tiro, ha rotto tutti i piatti anche delle più piccole misure. I Giochi hanno raramente un percorso lineare e il 2022 non ha fatto difetto: la contesa per il palio è tornata in discussione al termine della gara con l’arco quando uno dei volti storici di Porta San Facondino, Paolo Frillici, ha regalato un primo posto che ha significato presentarsi alla gara a pelo, l’ultima, con una contesa palio tra due uniche Porte: Benedetto con il somaro Gaspare ed Indio per Facondino. La gara a pelo per la cronaca la vince in splendida solitaria il fantino di Porta San Donato Simone Collarini, ma i giallo bianchi ormai sono fuori dalla lizza del palio. Facondino precede sul traguardo Benedetto, recupera così i punti di svantaggio, strappando il biglietto per una gara di spareggio valida per l’assegnazione del palio. La vincono i giallo verdi e la festa esplode sulla piazza : l’ultima vittoria dei Giochi per loro era del 2018. Commosso ed euforico il priore Marco Gubbiotti prenede in mano il palio dalla presidenza dell’Ente Giochi , lo condivide con i suoi portaoli per una festa che proeseguirà per tutta la sera. Festa doppia, perché in mattinata la giuria di storici aveva assegnato il “Premio corte” sempre a San Facondino, la migliore sul campo con il suo pellegrinaggio a Santiago di Compostela.