Ridurre a due i circoli didattici tramite la fusione, per aggregazione di due autonomie scolastiche, della Direzione Didattica 1° Circolo "Giacomo Matteotti” e della Direzione Didattica 2° Circolo "Aldo Moro” di Gubbio. E' la proposta che si sta discutendo ora in sede di Consiglio Comunale. Il problema che sta alla base della richiesta presentata (e approvata dalla Giunta) è la progressiva regressione demografica che si registra anche nel comune eugubino. Infatti, i dati relativi alla natalità della popolazione residente evidenziano come in un decennio, dal 2011 al 2021, i nati sono diminuiti di oltre 100 unità, passando da 284 a 166. Ogni circolo didattico dovrebbe avere un numero minimo di 600 bambini, ma per Gubbio c'è una deroga. L'assessore Simona Minelli ha spiegato che la richiesta di fusione in primis è stata avanzata dai dirigenti scolastici vecchi e nuovi dei circoli didattici in questione.
Nella proposta si leggono le motivazioni della necessità della fusione "La prima motivazione è legata alla omogeneità territoriale dei futuri circoli didattici che andranno ad essere riorganizzati, omogeneità che permetterà una gestione migliore dal punto di vista didattico per quanto riguarda la stabilità dei docenti. Potrà essere così garantita una programmazione migliore in plessi vicini, che, appartenendo allo stesso circolo, consentiranno una maggiore mobilità tra un plesso e l'altro con stesso corpo insegnante; Favorire stabilità dirigenziale scolastica, che nel disegno riformatore della legge 107 svolge un ruolo chiave nel tenere insieme il sistema, indicare le strategie d’azione, garantire coerenza e unità d’intenti permettendo di superare l’attuale situazione rappresentata da tre circoli con due reggenze temporanee; Aumentare le ore di contemporaneità (calcolate in base al numero dei docenti), che permetteranno di ottimizzare e quindi potenziare con orari più lunghi i plessi in “sofferenza di alunni”. Plessi altrimenti non appetibili per l'utenza e da rafforzare dal punto di vista didattico e organizzativo. La maggiore dimensione dei due circoli potrà favorire un aumento delle ore di contemporaneità e garantire ai dirigenti un margine organizzativo e didattico in un territorio estremamente esteso come il nostro; Garantire nel tempo organici di assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, considerato che i due circoli che sono attualmente al limite delle 500 iscrizioni rischiano concretamente ulteriori sofferenze numeriche già dall'a.s. 2023/24 ed entrambi in una prospettiva molto vicina possono perdere l'autonomia scolastica; prospettare un’organizzazione territoriale che metta tutti gli interessati in condizione di poter affrontare le sfide che si presenteranno, tenendo conto che il nostro sistema scolastico, contiene scuole dell’infanzia e primarie autorizzate in deroga e pluriclassi, che evidenziano limiti numerici critici e rischiano ad ogni anno scolastico la chiusura".
La discussione è ancora in corso.