A Spoleto il circolo anarchico insurrezionalista. Sei indagati. Il pm Nobili (Milano): "Infiltrazioni anarchiche nei no vax "

"Colpire, colpire e ancora colpire…non rinunciare allo scontro violento con il sistema, alla lotta armata, costi quello che costi". Sono alcune delle frasi di Alfredo Cospito il vertice del presunto gruppo di anarchico-insurrezionalisti scoperto dai carabinieri del Ros coordinati dalla procura di Perugia e che in Umbria aveva la sua base ne Il Circolaccio di Spoleto.

Istigazione a delinquere anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell'' ordine democratico sono i reati ipotizzati a carico di sei indagati nei confronti dei quali i carabinieri del Ros hanno dato esecuzione a una ordinanza cautelare emessa dal Tribunale. L'' intervento è stato condotto con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali di Cagliari, Cosenza, Cremona, Genova, Lecce, Massa, Perugia, Roma, Taranto e Viterbo. L' operazione è stata illustrata dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, dal coordinatore antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, dal comandante del Ros generale Pasquale Angelosanto, e dalla pm perugina Manuela Comodi .

Nel circolo spoletino, secondo le ricostruzioni , veniva approfondita e discussa la dottrina della Federazione anarchica informale, Fai , che era poi propagandata con la rivista clandestina ' Vetriolo' , distribuita a livello nazionale a partire dal febbraio 2017 . Alfredo Cospito, bresciano già in carcere a Terni, è l'ideologo del gruppo con la giustificazione dell' uso della violenza e della lotta armata anche contro le persone.

Per il il capo del pool antiterrorismo della procura Repubblica di Milano, Alberto Nobili in questo momento in Italia c' è un bacino importante da inglobare per il mondo anarchico che è quello dei no vax": non a caso - ha aggiunto - a Milano in particolare nei cortei si trova una forte presenza anarchica non interessata al vaccino, ma per strumentalizzare, fare propaganda, proselitismo.

Quanto ai provvedimenti nei confronti dei sei indagati, custodia cautelare in carcere per Cospito (già in carcere per altri reati), arresti domiciliari per lo spoletino Michele Fabiani e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria congiunti all' obbligo di dimora per altri quattro.