Tutti i colori del mondo è il tema del quarto Salone mondiale del turismo dedicato ai siti Unesco che si svolgerà ad Assisi da venerdì a domenica prossima. Sarà una vetrina riservata ai 900 siti sparsi per il pianeta: 49 sono in Italia, e tra questi Assisi. Nel corso delle tre giornate di lavori, tra incontri, conferenze, contatti bilaterali si parlerà in particolare del tema che farà da filo conduttore a questa edizione, ovvero il viaggiare responsabile, con una appendice rivolta alla dieta mediterranea. Oggi il Wte - World Heritage Tourism Expo è stato presentato a Perugia, a Palazzo Donini, dall'assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, e dal sindaco di Assisi, Claudio Ricci. Una manifestazione importante - è stato detto - per l'economia regionale, secondo Bracco perche' "questo è il turismo dell'Umbria", ed anche perchè sono in stand by altre proposte umbre (i Ceri di Gubbio, le cascate delle Marmore, la Rupe di Orvieto, le mura urbiche di Perugia) per entrare a far parte dei Siti Unesco. Da qui la volontà della Regione - ha detto l'assessore - di far sì che "il Salone resti stabilmente ad Assisi". Che la manifestazione, del resto, sia in crescita lo ha spiegato Ricci portando alcuni dati: 90 i siti partecipanti a questa edizione, 150 i tour operator e 20 le riviste specializzate. Oltre al teatro Lyrick, Assisi mette a disposizione uno spazio, il Palaeventi, che sta per essere terminato e che, con la sua capienza di tremila posti, rappresenterà uno spazio di eccellenza a livello regionale. Il programma prevede alcuni spot sui siti della Toscana, sulla Reggia Venaria, sull' arte del mosaico di Ravenna, sulle Dolomiti. Il tema centrale resta quello del turismo responsabile, inteso come strumento di conoscenza, cultura e crescita in un contesto di preservazione dei luoghi e di "non consumo". Si parlerà anche di social network, di come conservare il patrimonio artistico, del progetto Erasmus Mundus Hercules. Interverranno anche i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale. Riflettori accesi infine sulla dieta mediterranea, intesa anche nel senso più complessivo di stile di vita, che dal 2011 è stata inserita nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità.
Assisi/Bastia
18/09/2013 08:28
Redazione