Agriturismi: presenze in calo nel ponte dell'Immacolata secondo la Cia

Nel ponte dell'Immacolata le presenze negli agriturismi dell'Umbria hanno fatto registrare un calo di presenze stimato tra il cinque e il sette per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso secondo i dati resi noti dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori. L'organizzazione ha quindi sottolineato che in Umbria la crisi ''si fa sentire anche per un comparto vivace'' come questo. ''Evidentemente, in misura minore rispetto agli altri comparti dell'agricoltura, anche l' agriturismo - si legge in un comunicato della Cia - risente della generale situazione di difficolta' economica che si ripercuote direttamente sui consumi e sulla capacita' di spesa. Una frenata per un comparto che puo' contare, nella regione, su mille e 52 aziende agricole che offrono ospitalita', ristorazione, attivita' didattiche, ricreative, sportive e tanto altro ancora e che rappresenta la punta di diamante della multifunzionalita', vetrina ideale della storia, delle tradizioni e delle produzioni del territorio; un' attivita' che oggi ha bisogno di essere qualificata e promossa adeguatamente sui mercati nazionali ed internazionali''. E proprio per venire incontro alle esigenze dei ristoranti agrituristici che, secondo quanto disposto dalla legge regionale numero 28 del 1997, devono somministrare ai visitatori pasti costituiti per almeno due terzi da prodotti locali, la Cia dell'Umbria ha realizzato, con il contributo della Camera di commercio di Perugia, il progetto ''Prodotti e servizi in rete''. Consentira' in primo luogo agli imprenditori agrituristici e agli esercizi commerciali che offrono il servizio della ristorazione - e' detto ancora nella nota -, di contattare gli agricoltori umbri, catalogati per comune e per tipologia di prodotto, e di acquistare da loro le produzioni necessarie attraverso un sito internet dedicato. Il progetto sara' presentato martedi' prossimo a Gubbio, alla presenza dela responsabile locale Catia Mariani (nella foto).