Ambulanza a Gubbio, ora tocca alla III Commissione

Le 11mila firme sottoscritte per l'istituzione di un presidio del 118 nel centro storico di Gubbio sono "sbarcate" per la prima volta fuori dal comprensorio eugubino. Ieri infatti presso la sala Consiliare del Comune di Città di Castello si è tenuto un incontro per discutere i contenuti del piano sanitario regionale; un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore regionale alla Sanità Maurizio Rosi, il direttore generale dell'Asl 1 Vincenzo Panella, il presidente della III Commissione Ronca, il consigliere Ada Girolamini e il presidente del Comitato territoriale n. 1 Marco Bellucci, in rappresentanza appunto degli 11mila firmatari. Bellucci - per l'occasione insieme a Giuseppe Gasparri, altro esponente del Comitato - ha esposto le ragioni per cui hanno portato avanti questa iniziativa. "Abbiamo raccolto 11mila firme in sole otto settimane - ha ribadito - Un risultato sorprendente perché dopo l'apertura dell'ospedale di Branca possiamo contare non più su tre ambulanze, ma soltanto su una. La popolazione tuttavia è rimasta quella - ha aggiunto - e ora nella gente è affiorata la preoccupazione in quanto si teme la mancanza di certezza del soccorso". Il presidente del Comitato n. 1 ha inoltre spazzato via qualsiasi tipo di discorso campanilistico. "La nostra è un'esigenza che non va contro nessuno - ha spiegato - Anzi. Va esclusivamente a favore del cittadino, anche perché è impensabile che per raggiungere l'ospedale e farsi prestare soccorso debbano trascorrere 45 o 50 minuti". Da regolamento non sono potuti intervenire né l'assessore Rosi né il direttore dell'Asl 1 Panella; lo faranno in occasione della prossima tappa della vicenda, probabilmente quella conclusiva, prevista per lunedì alle 15 presso la sala dei Notari a Perugia. La questione infatti approderà davanti all'intera III Commissione e solo in quella circostanza si potrà sapere e capire se le 11mila firme raccolte a favore dell'istituzione del 118 nel centro di Gubbio avranno fatto breccia anche tra i dirigenti regionali in materia di sanità.