Anche la Cassazione dice no all'ultimo ricorso di Biancarelli: il conteso seggio in Consiglio regionale tra l'esponente eugubino di "Umbria più uguale" e la rappresentante del PD, va definitivamente alla Casciari dopo un braccio di ferro di oltre un anno. A pronunciarsi sul ricorso inoltrato dalla ex assessore perugina prima era stato il TAR regionale. Quindi il Consiglio di Stato. Ed ora la parola ultima è stata pronunciata dalle sezioni unite della Cassazione. Il ricorso nasceva da un diverso sistema di computo delle preferenze rispetto ai voti espressi nelle schede elettorali per i soli candidati Presidente della Regione. L'iniziale conteggio aveva assegnato alla lista "Umbria più uguale" un numero di voti sufficiente a superare il 2,5%, facendo scattare il seggio per Biancarelli; dopo il ricorso della Casciari, prima dei non eletti nel PD, il riconteggio senza tener conto delle schede che non assegnavano voti ai consiglieri regionali, ha retrocesso la lista "Umbria più uguale" sotto la soglia del 2,5% escludendo il seggio per Biancarelli ma riammettendo la prima dei non eletti del PD.