Su illustrazione dell'assessore all'agricoltura Carlo Liviantoni - riferisce un comunicato della giunta - e' stato approvato il Piano 2005 di riparto dei fondi a sostegno della tartuficoltura per complessivi 80mila euro. In Umbria - ha sottolineato Liviantoni - sono presenti tutte le specie ammesse al commercio in Italia. Il tartufo e' diffuso in gran parte del territorio umbro ed e' anche il prodotto di maggior richiamo in molti percorsi turistico-gastronomici per la riscoperta di luoghi e tradizioni culinarie e culturali. Gli alti prezzi sul mercato, in particolare per le specie pregiate (tartufo bianco di Citta' di Castello, Gubbio e Fabro, tartufo nero a Norcia e Spoleto) ne fanno una rilevante fonte di reddito per le popolazioni delle aree piu' marginali. Il tartufo e' infatti al centro di molte manifestazioni fieristiche sulla produzione tipica e di qualita' locale, della quale e' considerato elemento trainante. Nella scorsa stagione sono stati cinquemila i cercatori che hanno rinnovato il tesserino. In particolare il Piano prevede il finanziamento del secondo anno del progetto di ricerca sul tartufo (previsto dalla Convenzione Regione Umbria, ''Cnr'', Vivaio ''UmbraFlor'') rivolto alla ''tipizzazione'' del prodotto umbro (39mila euro) ed un intervento di 18mila euro a sostegno dei progetti di ricerca del Dipartimento di biologia vegetale dell'Universita' di Perugia. Diciassettemila euro saranno erogati alle Comunita' Montane per tartufaie sperimentali.