Hanno fatto discutere e non poco, soprattutto con le polemiche sollevate e ancora non sopite dalla comunità del Buranese, che anche ai nostri microfoni hanno ribadito la propria insoddisfazione. Ma una novità emerge per quanto riguarda il futuro delle cosiddette aree Sic (siti di interesse comunitario): La Comunità Montana dell’ Alto Chiascio infatti stipulerà una convenzione con il Dipartimento di Zoologia dell’Università di Perugia ed il Dipartimento di Botanica dell’Università di Camerino per costituire un gruppo di lavoro che avrà il compito di redigere un progetto volto alla realizzazione dei piani di gestione degli 11 Siti di Interesse Comunitario individuati nel comprensorio Eugubino-Gualdese. La proposta progettuale, che verrà presentata alla Regione dell’Umbria entro il 31 marzo prossimo, analizzerà i piani di gestione secondo una strategia che persegua il giusto equilibrio tra la conservazione dell’ambiente e il mantenimento delle attività in corso – in particolare quelle legate alla raccolta del legno. Verrà infatti analizzata anche la struttura socio-economica dell’area interessata, con la consulenza di un esperto di scienze economiche del territorio, tenendo comunque presente gli indicatori suggeriti dalle linee di indirizzo regionali. Sarà indagata anche la presenza di usi civici e consuetudini delle comunità locali e saranno evidenziate le presenze dei beni storico-culturali che insistono nelle aree S.I.C. interessate.
Verranno anche salvaguardate le attività selvicolturali che rappresentano uno strumento fondamentale per la tutela attiva degli ecosistemi e dell’assetto paesaggistico che sono finalizzate al mantenimento della salute e vitalità dell’ecosistema forestale.