Trasferiti oltre 10 milioni di euro all'Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria per l'avanzamento degli interventi di ricostruzione a Castelluccio di Norcia. A firmare il decreto è stato il commissario straordinario Guido Castelli, che proprio recentemente ha svolto un sopralluogo per appurare lo stato di uno dei cantieri più innovativi della ricostruzione dell'Appennino centrale. Questi fondi rappresentano una parte dei 68 milioni di euro programmati per la ricostruzione del piccolo borgo di Norcia: l'insieme degli interventi della prima fase dei lavori vale oltre 23 milioni di euro. I lavori riguardano il ripristino delle strade principali e secondarie, i terrazzamenti del nucleo abitato e i sottoservizi. L'intero borgo verrà isolato sismicamente grazie a delle piastre che sosterranno l'abitato, dotate di 300 isolatori, il tutto senza perdere la "forma urbis" di uno dei luoghi più simbolici dei Monti Sibillini. "La ricostruzione di Castelluccio è programmata grazie alle ordinanze speciali ed è resa possibile dall'impegno delle istituzioni ma soprattutto dall'accordo dei 117 proprietari che hanno saputo valorizzare una fruttuosa collaborazione per consentire di procedere con un unico grande progetto di ricostruzione integrata", ha sottolineato la Struttura commissariale. "Castelluccio di Norcia in Umbria e Arquata del Tronto nelle Marche rappresentano due eccellenze della ricostruzione dell'Appennino centrale, a dimostrazione che le innovazioni tecnologiche possono contribuire a garantire condizioni di sicurezza anche in luoghi che si trovano in aree altamente sismiche e in condizioni particolarmente complesse a livello logistico", ha spiegato Castelli. "Vedere l'impresa, gli operai, i macchinari e le gru a Castelluccio è stato veramente emozionante perché finalmente partono i lavori" ha detto il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera. "Castelluccio - ha proseguito - rappresenta un brand importante per la comunità di Norcia a livello turistico e di promozione del territorio. Vedere i macchinari lavorare significa dare fiducia al futuro e soprattutto a tutte le persone di Castelluccio che pensavano che non saremmo mai riusciti a ricostruirlo".