È stato presentato oggi, con una conferenza stampa presso la Sala Stampa del Sacro Convento di San Francesco, il programma completo di “Essere in regola”, la IX edizione del Cortile di Francesco che si svolgerà ad Assisi dal 14 al 16 settembre. 30 gli appuntamenti, con incontri, spettacoli, esperienze guidate e attività per i più piccoli nel consueto appuntamento del Cortile dei bambini. A chiudere la tre giorni sarà la compagnia delle Donne del Muro Alto (composta da ex detenute del carcere di Rebibbia di Roma) con la rappresentazione teatrale di Medea in sartoria nella cornice della Piazza Inferiore di San Francesco alle 21 del 16 settembre. «Attraverso il Cortile di Francesco – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento di San Francesco – la nostra comunità francescana desidera entrare – grazie all’apporto di tanti amici di particolare competenza ed esperienza – nel dibattito pubblico in uno stile di fraternità. Ciò è possibile grazie a una fiducia di fondo secondo la quale ognuno è un tesoro di bene che fa bene a tutti. Il Cortile di Francesco allora non è semplicemente un festival, un insieme ordinato e organico di conferenze ed eventi che possano offrirci pensieri, idee, conoscenze. Esso è piuttosto un'esperienza di amicizia intellettuale, perché ciò che cambia il mondo non sono le sole idee, ma le persone che, insieme, sognano ed elaborano dei percorsi sapienti di bene sociale». Il concept della manifestazione Il titolo, il concept e gli appuntamenti principali del Cortile di Francesco di quest’anno sono stati illustrati da fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento. «San Francesco – ha dichiarato – non ha scritto la Regola per ottenere dal Papa un nulla osta allo stile di vita che conduceva con i primi compagni. Al contrario, Francesco l’ha redatta per chiedere al Papa se l’esistenza che stavano conducendo fosse conforme al Vangelo di Cristo, l’unico vero obiettivo della sua/loro vita. In questa luce riflettere su “essere in regola” nel Cortile di Francesco significa promuovere la nostra libertà – anelito inesauribile del cuore di ciascuno – con tutti gli altri e mai senza di loro! In questo nostro tempo così marcato dallo sfilacciarsi dei legami sociali e da un’aggressività diffusa, le regole per la vita buona e bella sono a servizio di uno stile di vita sociale che ponga al centro il rispetto e l’attenzione, espressione civica di quella fraternità di cui san Francesco è indiscusso “campione” e ispiratore».