Aula supertecnologica, a Foligno la scuola in un clic

Una lavagna interattiva. Roba da Star Trek, direte voi. O fantasia da aula universitaria del Massachussets Institute of technology. Niente affatto. L’aula interattiva sarà funzionante al Laboratorio di scienze sperimentali di via Isolabella rivoluzionando il modo di fare insegnamento. Venti le postazioni per i cyber studenti che verranno coordinate dal pc-lavagna del professore il quale, con un semplice sfiorar di polpastrello entrerà nel desktop dello studente per correggere, aggiungere, controllare e spiegare la propria lezione in fase di svolgimento. Niente più fogli mobili dunque, né appunti nel senso più convenzionale del termine. Resta però l’eventuale, tradizionale e preoccupante segno rosso della matita –ora elettronica- del prof, riconosciuta dal computer per differenza di peso una volta sollevata dal proprio supporto. In tempo reale la diffusione fra gli alunni delle dispense della lezione, che potranno essere spedite via e-mail o subito stampate per tutti. L’interazione fra alunni e docente è totale e biunivoca ma volendo il maestro potrà scegliere un alunno o una parte di essi per interventi mirati. “La vera sfida –afferma il direttore del Laboratorio di Scienze sperimentali professor Pierluigi Miingarelli- è insegnare ora aiu docenti il perfetto utilizzo di questo potentissimo strumento dalle risorse inesauribili che dimostra come l’informatica non sia più da considerare tecnologia astratta ma ausilio concreto all’apprendimento”. Inutile a dirsi il sistema ha un apposito cervellone a coordinarlo “Perché la velocità altissima di trasmissione dati –spiega il coordinatore del progetto, il dottor Leonardo Angelini della scocietà Cobaltica- oltre alla pesantezza dei files necessita di un apposito server”. L’aula, sotto il cui pavimento scorre oltre 1 km di cavi, potrà essere utilizzata anche per videoconferenze o lezioni telematiche. L’innovativa esperienza verrà descritta dal professor Mingagrelli il giorno 15 novembre alle 10.00. Il futuro dell’informatica applicata è dunque arrivato, ora spetterà a insegnanti e studenti tradurlo in quotidianità: niente più banchi, dunque, semmai luminosi desktop interattivi