Lo specchio di come dovrebbe andare la raccolta di sangue in Umbria è l'Avis di Città di Castello. Per i continui progressi nel numero di volontari e nel volume di donazioni, per la garanzia dell'autosufficienza delle scorte, ma anche per la positiva sinergia che si è instaurata con i servizi sanitari, in primis il Centro Trasfusionale, e con le forze attive del territorio (istituzioni, scuole, parrocchie, mondo del lavoro). "Un'isola felice", come l'ha definita il vice presidente regionale dell'Avis Andrea Casale in occasione della 51a Giornata del Donatore di ieri. "Una realtà che è di esempio per tutti- ha aggiunto- in un contesto umbro nel quale siamo passati da una situazione di allerta ad una di emergenza nella disponibilità di sangue. A fine anno abbiamo calcolato che mancheranno 9000 donazioni periodiche. Per questo attiveremo presto una campagna invernale per coinvolgere le scuole ed il mondo dello sport al fine di centrare l'indispensabile obiettivo del 6% di aumento annuo di donazioni".