Avvelenamento da funghi: la Asl 1 riattiva punti di controllo

I recenti fatti di cronaca - con l'avvelenamento del piccolo di 3 anni a C.Castello (ancora oggi ricoverato in prognosi riservata a Palermo) - hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica i rischi che si corrono nel consumo dei funghi, qualora alla raccolta effettuata in proprio non corrisponda l’indispensabile attenta verifica sulla commestibilità di quanto raccolto.
Da qui la necessità di privilegiare forme di tutela preventive, nella considerazione che la stagione dei funghi richiede sempre da parte degli appassionati una attenzione particolare. L’esperienza è importante nella raccolta e nella scelta degli esemplari, ma da sola non basta. E’ opportuno, anzi necessario, che vi sia un controllo atto a fugare ogni dubbio. Per questo, anche quest’ anno come in passato, l’ASL 1 ha attivato dei punti di controllo per il riconoscimento e la certificazione dei funghi freschi raccolti.  Il servizio è curato dall'Ispettorato Micologico dell’ASL.

Gli ispettorati sono attivi sia per la certificazione sanitaria per la vendita al dettaglio e/o alla somministrazione dei funghi freschi spontanei, sia per il riconoscimento delle specie raccolte per il consumo diretto.

Si sottolinea che non esistono metodi empirici per riconoscere i funghi commestibili ma l'unico modo per garantirsi la tranquillità è il serio controllo prima del consumo da parte dell’Ispettorato Micologico dell’ASL.