Balestra, a San Marino Gubbio è soltanto terza

Stop alle polemiche, almeno per ora. E' quanto emerso in seguito alla Disfida del Tricorniolo, andata in scena nell'ambito delle giornate medievali di San Marino. Questa volta a partecipare però non sono state cinque società balestriere, come da tradizione, - Lucca, San Marino, Gubbio, San Sepolcro e Massa Marittima - bensì soltanto quattro, vista l'assenza di quest'ultima, sempre più al centro della bufera dopo che, in occasione del Trofeo Nazionale della Balestra disputatosi tra la "Società dei Terzieri di Massa Marittima" e la "Compagnia Balestrieri di Lucca" (Gubbio, San Sepolcro e San Marino non ne hanno preso parte per disaccordi su alcune modalità regolamentari della competizione), alcuni tiratori massetani hanno accusato il loro maestro d'armi Idrio Brinzaglia di un tacito accordo di combine, quasi a voler ringraziare Lucca come unica società ad aver partecipato alla rassegna. Polemiche che tuttavia non hanno accompagnato l'evento di San Marino, in cui le 4 compagini si sono date battaglia regolarmente. A vincere il Palio è stato il biturgense Matteo Casini, mentre l'eugubino Rodolfo Radicchi si è dovuto accontentare della terza piazza. "E' stata una giornata in cui sono state tenute a distanza le dispute degli ultimi tempi - ha affermato il vicepresidente dei Balestrieri di Gubbio Marcello Cerbella - Tutto si è svolto secondo tradizione, con le prove, la gara vera e propria, la sfilata e gli spettacoli serali". Non è stata affrontata nemmeno l'ultima polemica in ordine di tempo, vale a dire quella tra Gubbio e Sansepolcro da una parte e Lucca dall'altra; eugubini e biturgensi hanno infatti pesantemente criticato la società toscana di aver utilizzato la dicitura "Palio della Balestra" per la manifestazione del Palio di San Paolino. "Non è la prima volta che questo succede - ha spiegato Cerbella - Resta il fatto che ogni anno paghiamo la tassa di registrazione del nome; a questo punto vedremo il da farsi insieme a Sansepolcro".