Gli agenti della D.I.G.O.S. di Perugia e i militari della Compagnia dei Carabinieri di Foligno hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, arresti domiciliari, emessa nei confronti di un dipendente del Comune di Bevagna. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto, su richiesta di quella Procura della Repubblica, per i reati di: furto aggravato, fabbricazione di documenti di identificazione falsi (artt. 624, 625, 497 bis c.p.),
truffa ai danni dello Stato (art.640 comma 2 c.p.); falsità ideologica ed abuso d’ufficio (artt. 479, 323 c.p.). L’arresto è inserito in una indagine, curata dal Sost. Procuratore della Repubblica di Spoleto Dott. Iannarone, in cui sono confluiti due distinti contesti investigativi. Quello curato dalla Polizia di Stato, è stato avviato in seguito alla segnalazione, pervenuta nel 2015 alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, dalle Autorità Britanniche. A Londra erano stati identificati due cittadini italiani, di origine maghrebina, in possesso di carte d’identità genuine, le cui generalità erano sospette. Dai primi accertamenti svolti è emerso che le carte di identità erano state rilasciate dal Comune di Bevagna (PG) e non risultavano oggetto di ricerche. Gli accertamenti hanno appurato che si trattava di un lotto restituito, nel novembre 2014, alla Prefettura di Perugia. L’attività d’indagine esperita ha consentito di individuare un dipendente comunale che, in passato aveva prestato servizio presso l’Ufficio Anagrafe, quale l’unica persona, a parte gli addetti, ad avere la possibilità di accedere alle stanze comunali ed alle strumentazioni necessarie alla stampa dei documenti d’identità avendo prestato servizio in passato in quel settore. Il dipendente, addetto agli interventi di natura informativa della rete interna del predetto Comune, si impossessava di carte d’identità in bianco e formava dei falsi documenti di identità apponendovi le generalità di due cittadini di origine magrebina residenti in Bevagna, consegnandole a Londra, dove si recava usufruendo dei permessi ex L.104/1992. Come in premessa accennato, nell’ambito dello stesso procedimento penale, il soggetto è stato oggetto di attività investigativa anche da parte dell’Arma dei Carabinieri poiché, in qualità di dipendente del Comune di Bevagna, ha violato i doveri di ufficio.
Città di Castello/Umbertide
04/02/2016 13:23
Redazione