Nel corso delle prime ore della mattinata, i poliziotti dell’Ufficio Anticrimine e della Squadra Volante del Commissariato di Città di Castello , coadiuvati da quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, hanno notificato ed eseguito a cinque minorenni, l’ ordinanza “dell’ obbligo di permanenza in casa”, l’equivalente degli arresti domiciliari. Le misure cautelari, tutte eseguite ad Umbertide, sono il risultato di un’accurata ed elaborata attività d’indagine durata circa due mesi, nei confronti di un gruppo di giovanissimi, due italiani e tre extracomunitari, che si comportavano come una baby gang. Da tempo la “banda” imperversava e terrorizzava i coetanei tra Umbertide e Città di Castello, preferendo quale luogo delle proprie angherie il treno che trasporta gli studenti pendolari sulla direttrice Umbertide -Sansepolcro.L’indagine prende le mosse da un referto medico emesso dal Pronto Soccorso del nosocomio di Città di Castello, nel quale ad un ragazzo, appena maggiorenne, vengono riscontrate alcune lesioni ed ecchimosi a seguito di una caduta presumibilmente avvenuta scendendo dal treno.
La motivazione appare subito degna di attenzione da parte del Responsabile del Posto di Polizia presso l’Ospedale; vengono svolti i primi accertamenti dai quali comincia ad emergere una preoccupante verità: la caduta non sarebbe accidentale, ma volontariamente procurata da alcuni ragazzi. Viene quindi sentito l’interessato, che dopo le prime negazioni, comincia ad ammettere di essere stato vittima del comportamento scellerato di alcuni coetanei. La successiva attività d’investigazione permette di individuare un primo trio di soggetti dediti a comportamenti bullistici, ed un numero abbastanza corposo di altri ragazzi oggetto e testimoni dei loro comportamenti. Dalle dichiarazioni emergono altri due nominativi, i cui successivi riscontri positivi, portano a cinque il numero totale della “baby gang”. L’indagine si arricchisce delle denunce sporte da un dirigente di “Umbria Mobilità” e da addetti delle Ferrovie, in merito ad alcuni danneggiamenti avvenuti all’interno dei treni, causati da ignoti, e da una globale situazione di estrema sofferenza per i viaggiatori e studenti che quotidianamente, da tempo, nella quasi indifferenza, assistevano ad atti di puro vandalismo e soggezione psicologica. Accertati comportamenti violenti, soprusi, prevaricazioni, sino ad arrivare a sputi ed insulti nei confronti anche di alcune ragazze minorenni. Il Pubblico Ministero presso la Procura per i Minori di Perugia dr. Flaminio Monteleone, dopo aver ricevuto una dettagliata informativa, e dopo aver attentamente valutato le risultanze dell’attività investigativa, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. l’emissione dei provvedimenti restrittivi cautelari.
Città di Castello/Umbertide
09/04/2014 10:21
Redazione