C.Castello. 6.318 tartufai tra l'Alto Chiascio e l'Alto Tevere.

Per l’anno 2007 si parla di cifre da record per quanto riguarda tartufi e tartufai. Proprio questi ultimi infatti sono in costante crescita tanto che, in Alto Chiascio, si contano 2.440 autorizzati, mentre in Alto Tevere 3.878. Un trend decisamente positivo che testimonia l’affermarsi di una passione antica, ma in grado di coinvolgere amanti del tartufo di ogni età, infatti i richiedenti hanno un’età variabile dai 15 agli 80 anni. Tutti alla ricerca “dell’oro bianco”, che quest’anno è ancora più prezioso perché la stagione estiva, caratterizzata dalla siccità, ha determinato un consistente calo di produzione. Ciò farà levitare il prezzo all’ingrosso nelle regioni dove si è aperta la raccolta, tanto che, al dettaglio, il costo dovrebbe superare i 3.000 euro. Tale cifra potrebbe anche aumentare, fino addirittura a superare i 4.000 euro al chilo, durante il periodo delle fiere legate al tartufo. Intanto, per la prima volta da quando si organizzano rispettivamente a Gubbio la “Mostra mercato del tartufo bianco e dei prodotti agro-alimentari” e a Città di Castello la “Mostra mercato del tartufo bianco e dei prodotti del bosco”, le due Comunità Montane dell’Alto Chiascio e dell’Alto Tevere hanno avviato una importante campagna di promozione congiunta. Si tratta di una novità fortemente voluta dai due presidenti delle Comunità Montane, Catia Mariani e Mauro Severini, con l’appoggio del presidente del Gal Alta Umbria Domenico Caprini, i quali hanno intravisto nell’operazione un’ulteriore opportunità di fare sistema e di valorizzare le risorse del territorio.