C.Castello.Bilancio comunale,scontro tra maggioranza e opposizione."L'assessore Duranti si scusi".

Scontro tra maggioranza e opposizione per ciò che concerne il bilancio 2009 del comune di Città di Castello. Uno scontro che ha provocato un incidente amministrativo finito con accuse pesanti rivolte all’indirizzo dell’assessore Domenico Duranti e una richiesta ufficiale di scuse formali rivolta a quest’ultimo. Tutto trae origine da due lettere che il presidente della Commissione Programmazione Sandro Busatti avrebbe ricevuto dal presidente del consiglio comunale Luca Secondi lo scorso gennaio, di contenuto completamente antitetico, in risposta ad una lettera da lui stesso scritta e rivolta al presidente Secondi in cui gli veniva chiesta maggiore trasparenza per ciò che concerne gli atti relativi al bilancio di previsione 2009 e al piano triennale 2009/11. Secondo Busatti infatti, la presentazione alla Consulta economica del bilancio 2009, non ancora passato né in giunta né in Commissione, rappresenterebbe un’offesa a tutti i consiglieri comunali indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Una dura presa di posizione alla quale Secondi ha replicato dicendo che nessun bilancio di previsione 2009 è stato definito e approvato dalla giunta e che quindi in merito non è stato avviato nessun percorso istituzionale. “Posso solo aggiungere – ha detto Secondi rivolto all’indirizzo di Busatti – di aver preso atto, durante la riunione dei capigruppo che alle consulte è stato sottoposto un documento recante il titolo Bilancio 2009”. Secca la replica del consigliere Busatti cui si sono uniti gli altri membri del Pdl Morini, Sassolini e Rampi che ancora una volta hanno unanimemente contestato a Secondi il suo ruolo marcatamente a favore dei membri della giunta quando invece istituzionalmente il presidente del consiglio dovrebbe svolgere un ruolo super partes. “L’accesso ai documenti e agli atti amministrativi – concludono i consiglieri - è una prerogativa fondamentale per ogni consigliere, per un pieno ed efficace espletamento dei compiti legati alla carica pubblica che rivestono”.