C.Castello. CGIL: tutti i numeri della crisi.

E’ inutile nascondersi dietro ad un dito o parlare di falsi allarmismi. La crisi c’è e si sente, anche in Altotevere. I numeri parlano chiaro e danno la misura di una situazione critica, mai verificatasi prima, almeno nelle nostre zone. Al 15 aprile del 2009, secondo la CGIL, sono 2860 i cassaintegrati e 487 le persone che hanno perso il posto di lavoro. Si tratta di numeri che già spaventano in sé, ma che diventano quanto mai inquietanti quando si pensa alle famiglie in difficoltà che ci sono dietro a quei numeri. Il settore dei metalmeccanici risulta essere il più colpito con 1684 cassintegrati e 416 licenziamenti; seguono le aziende che fanno riferimento a Filtea con 389 cassintegrati ma nessun ricorso a licenziamento. Non va meglio per i grafici dove il ricorso alla cassaintegrazione ha riguardato 370 operai mentre sono 13 quelli che dovranno trovarsi un’altra occupazione. Per il settore del legno e dell’edilizia si parla rispettivamente di 164 cassintegrati e 26 licenziamenti per il primo e 220 operai in cassaintegrazione e 95 licenziati per il secondo. 33 dipendenti di rivendite auto, infine si trovano ora in cassaintergrazione.