C.Castello. Conferenze dei sindaci: per la sanità occorrono certezze.

“Al di là degli adempimenti formali relativi all’approvazione del consultivo 2005 ed all’esame sullo stato delle finanze per il 2006, dal quale si desume che l’andamento dei conti fa registrare un sostanziale equilibrio tra impegni e risorse disponibili, la Conferenza dei sindaci della sanità dell’Alta Umbria ha affrontato alcuni temi di consistente rilievo programmatico alla presenza dell’assessore regionale Maurizio Rosi”. Lo afferma il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini, presidente della Conferenza. “Si è parlato innanzi tutto dell’andamento della costruzione della nuova struttura ospedaliera di Branca e si è costatato che i lavori procedono secondo le previsioni. Si tratta quindi predisporre per tempo gli atti necessari per il trasferimento degli ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino nel nuovo presidio unico, evitando tempi morti che sarebbero dannosi sia per i nosocomi direttamente interessati sia per l’intera Asl. A questo proposito è stata sottolineata l’esigenza che gli enti preposti provvedano per tempo all’alienazione degli immobili a destinazione sanitaria con il cui ricavo dovranno essere finanziati gli allestimenti necessari all’attivazione dei reparti ospedalieri di Branca”. “Pur non entrando nel merito di questioni che sono di competenza dell’assessorato regionale e di funzioni gestionali proprie del direttore generale, la Conferenza dei sindaci - sottolinea la Cecchini - ha ribadito l’esigenza che gli organici delle figure apicali, quali primari e capi dipartimento, siano sempre e comunque al completo ed ha evidenziato la necessità che la regione autorizzi con sollecitudine la copertura dei posti lasciati liberi da pensionamenti e dimissioni”. “La Conferenza ha anche evidenziato che le scelte vengano fatte ricercando competenze e professionalità capaci di accrescere la qualità dei servizi e il prestigio degli ospedali e delle altre strutture sanitarie, come il dipartimento di salute mentale”. “Tra gli altri argomenti, la Conferenza dei sindaci - afferma quindi la Cecchini - ha esaminato la situazione del centro antidiabetico, rispetto al quale sono state registrate a più riprese lamentele da parte di pazienti e di loro associazioni. Si tratta, in questo caso come in altri casi simili, di discernere quanto sia dovuto a polemica di natura politica e quanto invece sia dovuto a reali carenze organizzative del servizio la cui piena funzionalità dovrebbe essere, nel caso, prontamente ripristinata e garantita a tutela di un’utenza larga e bisognosa di assistenza continuativa”.