Gubbio, torna oggi l'Obesity Day

Giusta alimentazione e attività fisica. Due fattori che sommati sono in grado di garantire un giusto equilibrio psicofisico. Proprio di questo si parlerà durante l'"Obesity Day" di oggi. Torna infatti anche a Gubbio - si tratta di una manifestazione a livello nazionale, promossa per il sesto anno consecutivo dall'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica - l'iniziativa legata all'alimentazione, questa volta sotto lo slogan "Il cibo come amico". "Un titolo - spiega il dottor Guido Monacelli, tutor della manifestazione - scelto per parlare di alimentazione concentrandosi sugli aspetti positivi. In particolare si cercherà di spiegare ai ragazzi come non si possano, per citare il professor Eugenio Del Toma, past president dell'associazione promotrice dell' Obesity Day, scaricare sull'alimentazione anche quei danni che in realtà derivano da una mancanza di attività fisica". La riflessione partirà da uno studio realizzato qualche anno fa sul territorio della Asl 1 e che coinvolse 4.564 studenti. "Proprio per sottolineare l'importanza dell'attività fisica - sottolinea Monacelli - partiremo da alcuni dati emersi da quella ricerca: il 38% delle ragazze, ad esempio, dichiara di trascorrere una vita sedentaria". Ma quella sull'importanza dell'attività fisica non sarà l'unica riflessione di oggi. "Scopo di questa giornata - continua Monacelli - anche a livello nazionale - è quello di operare una sensibilizzazione su un tema importante come quello dell'obesità, troppo spesso vissuta come un semplice problema estetico, dimenticando i disturbi medici ad essa collegati. Durante l'incontro con i ragazzi cercheremo invece di dimostrare le conseguenze meccaniche, metaboliche e psicologiche di quella che è a tutti gli effetti una patologia". L'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica opera ormai da più di 60 anni e ad oggi conta circa 160 centri in tutta Italia, tra i quali anche Gubbio. L'appuntamento è per questa mattina alle 9,00 presso l'auditorium del liceo Mazzatinti, una delle scuole che da sempre collabora con la Asl 1 su progetti di educazione alimentare, insieme ai volontari del Centro Studi Nutrizione Umana. E' attesa inoltre anche la presenza di alcuni membri della giunta comunale e la dottoressa Paola Biraschi della Asl 1. "Problemi legati all'alimentazione e all'attività fisica - aggiunge Monacelli - vanno affrontati non solo sul piano motivazionale, dando ai ragazzi gli input giusti, ma anche su quello strutturale: è fondamentale infatti che ci siano gli spazi adeguati per attività fisiche e ricreative. Proprio in questo secondo caso - conclude - entra in gioco il ruolo centrale della politica".