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C.Castello: Coronavirus; cinque nuovi positivi e un guarito, per un totale di 32 casi

C.Castello: Coronavirus; cinque nuovi positivi e un guarito, per un totale di 32 casi. Non c'e' alcun tifernate nel reparto Covid, che pero' e' saturo e necessitera' di essere ampliato come la terpia intensiva.

“Abbiamo cinque nuovi positivi e una persona guarita, per cui il totale dei casi a Città di Castello sale a 32, un numero ancora contenuto, seppur in crescita, che impone una ulteriore riflessione rispetto alla necessità, non solo di rispettare tutte le norme vigenti, ma anche di individuare altri eventuali strumenti per contrastare questa ondata di ritorno del Covid”. E’ la dichiarazione con cui il sindaco Luciano Bacchetta ha aggiornato la situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello, evidenziando che “i nuovi positivi sono di età piuttosto giovane, un dato ricorrente in questa seconda ondata, nella quale, accanto a molte persone dell’est europeo della prima fase di diffusione del contagio, si sono aggiunte via, via persone giovani tifernati”. “Sottolineo il dato estremamente confortante che nessuno dei nostri 32 positivi è ricoverato in ospedale, sono tutti in isolamento domiciliare contumaciale, a testimoniare che le loro condizioni di salute non necessitano cure mediche particolari e seguono il normale decorso della malattia”, ha puntualizzato il primo cittadino. “La crescita dei contagi in Umbria è però talmente forte che dobbiamo tenere molto alta la guardia”, ha ribadito Bacchetta, osservando come la nostra regione sia “la terza in Italia percentualmente ad essere colpita da questa seconda fase del Covid, pertanto in una situazione completamente diversa da marzo e aprile quando ci fu una buona tenuta, anche se Città di Castello fu all’epoca una delle zone che subirono di più il Covid”. “Non a caso – ha osservato il sindaco – la Regione ha assunto alcuni provvedimenti, sulla ristorazione che è consentita fino alle 24.00 con consumo al tavolo e fino alle 18.00 se non ci sono tavoli all’interno della struttura; sugli sport dilettantistici e amatoriali, che subiranno un notevole colpo perché sono vietate le discipline di contatto; sulle manifestazioni, con lo stop alle sagre e alle fiere”. “Le decisioni che avevamo già preso per la Mostra del Tartufo, Altrocioccolato e le Fiere di san Florido sono state quindi ora confermate dai provvedimenti della Regione”, ha evidenziato Bacchetta, che ha riferito della riunione importante che si è solta ieri per le scuole, a cui ha preso parte l’assessore competente Rossella Cestini. “Sappiamo che per la gestione del trasporto scolastico è stato previsto un utilizzo del 60 per cento, con una drastica riduzione delle presenze all’interno degli autobus che comporta una diversa disciplina delle lezioni scolastiche”, ha sottolineato il primo cittadino, puntualizzando che “a Città di Castello gli orari sono rimasti sostanzialmente gli stessi, con ingresso sempre alle 8.00, ma è stato previsto un utilizzo ampio della didattica a distanza, con gli istituti che rimarranno aperti e i ragazzi che resteranno a casa in alcune giornate per decongestionare gli afflussi e consentire la continuità della didattica nella massima sicurezza possibile”. Bacchetta è quindi tornato sul tema dell’ospedale, aggiornando a 29 il numero dei pazienti ricoverati nel reparto Covid, su una capienza di 30 posti. “Se andiamo avanti così – ha rilevato – temo che ci saranno ulteriori ampliamenti, perché purtroppo in Umbria vi sono già alcuni reparti saturi e anche Città di Castello a questo punto lo è”. “Diversa è la questione della terapia intensiva e credo che alla fine anche Città di Castello dovrà intervenire da questo punto di vista, perché le terapie intensive cominciano a essere congestionate e questo è il vero grande problema”, ha eccepito Bacchetta. “La solidarietà regionale impone un sistema nel quale vengono utilizzate tutte le strutture sanitarie, l’importante è non diventare ospedale Covid, perché purtroppo ci sono, ancora e sempre, le altre malattie da dover curare ve seguire”. In questo contesto il sindaco ha rivolto a tutti gli operatori sanitari, dell’ospedale e del territorio, “il sentito ringraziamento e la totale solidarietà perché vivono un’altra fase molto difficile, di grandissimo sacrificio anche personale nello svolgimento di un lavoro reso oggi durissimo e complicato”. “Quello che fanno, lo fanno per tutti noi, con grande abnegazione e impegno, senza lamentarsi, faticando, soffrendo e anche rischiando”, ha rimarcato Bacchetta, nel riferire che ci sono stati già due casi di operatori sanitari positivi nella fase attuale. “A queste persone deve andare il nostro grande apprezzamento, con la memoria lunga, però, perché a marzo e aprile erano eroi, in estate molti se li erano dimenticati e ora tornano a essere eroi”, ha osservato il sindaco, che ha sostenuto: “dobbiamo ricordarci sempre del grande impegno che profondono e dobbiamo avere pazienza, perchè la nostra struttura sanitaria è in inevitabile sofferenza e sappiamo quanto sia divenuto difficile fruire delle prestazioni ordinarie, ma dobbiamo essere consapevoli che il Paese, l’Umbria e anche Città di Castello vivono in una situazione di emergenza assoluta. “Se il trend resta questo potrebbe imporre scelte ancora più difficili – ha ammonito Bacchetta - noi stiamo valutando l’ipotesi di provvedimenti ulteriori, che ovviamente non ledano le libertà di nessuno, né mettano in difficoltà le attività che già soffrono, ma che saranno finalizzati a garantire il divieto di assembramento che oggi è il vero grande pericolo”.

Città di Castello/Umbertide
21/10/2020 15:36
Redazione
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