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C.Castello: Coronavirus, ieri quattro nuovi positivi e sei persone guarite

C.Castello: Coronavirus, ieri quattro nuovi positivi e sei persone guarite. Alla Muzi Betti in vista il ripristino del servizio di fisioterapia.

“Ieri a Città di Castello abbiamo avuto quattro nuovi positivi e sei persone guarite”. E’ l’aggiornamento odierno dell’emergenza da Covid-19 fornito dal sindaco Luciano Bacchetta, che ha preso atto di “un saldo attivo tale da confortare su un andamento generale del contagio nella nostra città che statisticamente ci colloca tra le realtà delle regione con il numero di positivi più basso”. “Dobbiamo però considerare i casi attuali sempre troppi e dobbiamo continuare per questo a rispettare tutte le prescrizioni, senza abbassare la guardia, considerando un nostro dovere quello di contribuire ogni giorno a far scendere ulteriormente il tasso percentuale del Covid nella comunità in cui viviamo”, ha sottolineato il primo cittadino, ribadendo “la preoccupazione per il fatto che l’Umbria sia le rimasta tra le poche in Italia in zona arancione e addirittura abbia visto 31 comuni costretti ad applicare le disposizioni della zona rossa”. “Città di Castello è in Umbria e, seppur con dati molto diversi dalla maggioranza dei centri regionali, è comunque condizionata da una situazione generale che speriamo cambi rapidamente”, ha osservato Bacchetta, evidenziando “la necessità di monitorare con attenzione i prossimi giorni, anche con riferimento alle scuole, dove ci sarà da verificare che il rientro in aula per le lezioni in presenza, seppur contingentato, non determini eventuali nuovi focolai”. “C’è stato un grande lavoro di prevenzione, soprattutto riguardo ai mezzi di trasporto, e vanno ringraziate le aziende che hanno collaborato proficuamente con l’amministrazione comunale”, ha detto il sindaco. “Continuiamo a seguire con grande attenzione anche la situazione dell’Asp Muzi Betti, da dove arrivano segnali incoraggianti di ritorno alla normalità, come quello della ripresa a breve del servizio di fisioterapia, e speriamo che la vicenda del focolaio di contagio da Covid-19 si avvii a soluzione”, ha puntualizzato Bacchetta, nel riferire dei contatti in corso con i sindaci delle altre città umbre che ospitano residenze per anziani rispetto alle “condizioni di notevole difficoltà economica in cui versano queste strutture”. “Le rette non sono state più adeguate dal lontano 2003 e riteniamo opportuno intervenire come sindaci perché l’aumento delle stesse rette non gravi in alcun modo sui familiari degli ospiti, visto che sono già abbastanza consistenti”, ha spiegato il primo cittadino, anticipando che “i sindaci delle città che ospitano residenze per anziani chiederanno ufficialmente alla Regione che si assuma questo impegno, senza intento polemico, ma con spirito costruttivo e nell’interesse collettivo”. “Se le nostre case per anziani riuscissero ad avere una loro autonomia economica e amministrativa sarebbero in grado di gestire al meglio le proprie necessità, ma se questo non dovesse avvenire le loro difficoltà aumenterebbero”, ha ammonito Bacchetta, ricordando che “l’Asp Muzi Betti, con i suoi circa 90 ospiti, è la più grande struttura di questa tipologia in Umbria e le sue difficoltà, analoghe a quelle di tutte le altre residenze, si dilatano proprio visto l’altissimo numero di persone accolte”. “Il nostro auspicio, pertanto, è di fare in modo che le rette vengano adeguate per dare alla Muzi Betti e a tutte le altre strutture similari un respiro diverso”, ha sostenuto il sindaco. In questo contesto Bacchetta ha fatto riferimento anche “alla situazione particolarmente complessa degli ospedali, compreso il nostro, dove è stato fatto un grande lavoro per il quale vogliamo ringraziare tutti gli operatori sanitari, che vivono una situazione di emergenza continua a riescono comunque a garantire molte altre funzioni oltre alla gestione del Covid-19”. “Con l’Usl Umbria 1 stiamo già lavorando all’individuazione delle due sedi nel territorio tifernate che saranno a disposizione della vaccinazione di massa per tutta la popolazione dell’Alta Valle del Tevere”, ha aggiunto il sindaco. “Come centro più grande del comprensorio Città di Castello sarà punto di riferimento per una campagna di vaccinazione che rappresenta la svolta nella battaglia al Covid e cercheremo di scegliere luoghi al confine del nostro territorio che possano essere facilmente raggiungibili dagli altri comuni e garantire che le operazioni si svolgano nella massima sicurezza”.

Città di Castello/Umbertide
02/02/2021 14:23
Redazione
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