Rinnovato il protocollo di intesa per la promozione congiunta tra Comune di Città di Castello e Festival delle Nazioni: ne dà notizia il sindaco tifernate Luca Secondi e l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, dopo l’approvazione della delibera che prevede per i prossimi tre anni, 2024-2026, un biglietto agevolato per gli spettatori del Festival che visitino la Pinacoteca, Il Centro delle trazioni popolari di Garavelle e Malakos e per i visitatori dei musei che acquistino biglietti per i concerti in cartellone nelle prossime edizione della kermesse musicale. “Il Festival delle Nazioni costituisce una delle principali manifestazioni del territorio e il Comune, che è tra i soci fondatori, ha deciso di confermare la campagna di promozione congiunta per valorizzare sia la manifestazione sia il nostro patrimonio artistico” spiegano gli amministratori. “Daremo la possibilità, in occasione delle edizioni 2024-2026, ai possessori della Festival card e/o di biglietti di concerti inclusi nel programma della manifestazione, di accedere, durante lo svolgimento della manifestazione, a prezzo ridotto alla Pinacoteca comunale, al Centro delle Tradizioni Popolari e al Museo malacologico Malakos con riduzione mediamente del 20% sul prezzo intero. Il Festival delle Nazioni, arrivato nel 2023 alla 56°ma edizione, continua ad avere non solo una sua identità distintiva nel panorama europeo ma anche potenzialità di valorizzare il territorio, facendo conoscere il patrimonio culturale e artistico tifernate e dell’Alta Valle del Tevere. Fin dagli esordi questo ruolo di traino alle politiche di promozione esterna della città è stato presente ed attivo; ma in questo particolare frangente il Comune di Città di Castello ritiene che una collaborazione stretta sul fronte della promozione possa costituire un valore aggiunto anche per il Festival, contribuendo ad aumentarne l’attrattività”. “Per l’Amministrazione comunale la strada della sinergia e del coordinamento, specie in merito alle politiche culturali, rimane la strada maestra per esprimere il potenziale di un territorio che sta puntando molto sui beni culturali come strumento di crescita e di sviluppo, sia all’interno che all’esterno della città”.