C.Castello.Il futuro dell'agricoltura passa per il biologico.

Agricoltura e biologico. Il futuro del comparto passa attraverso questa nuova forma di cultura che bandisce ogni forma di concimi non naturali e propone un modello sostenibile sotto il profilo ambientale, igienico ed economico. Lo ha detto Francesco Tei, docente di agronomia e coltivazioni erbacee alla Facoltà di Agraria dell’Univeristà di Perugia intervenendo all’incontro promosso dal Lions tifernate. Un incontro cui hanno preso parte il presidente locale dell’Accademia Italiana della Cucina Libero Picchi, il fiduciario di Slow Food per Umbertide Gabriele Violini e la referente dell’Associazione Italiana Sommelier Tiziana Croci. Nel corso del dibattito, il professor Tei ha sottolineato che l’Italia può essere giustamente considerata, per ciò che concerne l’agricoltura biologica, un paese leader vantando l’8% dei terreni coltivati in modo naturale e 50mila addetti impiegati nella filiera. In Umbria – ha detto Tei – sono 1500 gli operatori del biologico che, a causa delle ridotte dimensione dei terreni utilizzati, è ancora un comparto di nicchia.