C.Castello. Intossicazione alimentare in ristorante tifernate.

Una decina di turisti sarebbero rimasti intossicati dopo aver consumato un pasto presso un noto ristorante tifernate: tre bambini risultano tuttora ricoverati presso l’ospedale di Città di Castello, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Tutto è iniziato nel pomeriggio di ieri quando alcune persone, che soggiornano in Altotevere per le vacanze, dopo aver pranzato nel locale avrebbero avvertito i primi disturbi intestinali rivolgendosi quindi alla Guardia medica. Le loro condizioni sin dal primo momento non sono apparse preoccupanti, fin tanto che il numero di coloro che ha avvertito lo stesso malessere non è aumentato: circa 10-12 persone, tutti turisti italiani, provenienti da varie città, di cui tre bambini, uno di 4 e due di 10 anni. Tre ambulanze della Croce Rossa hanno raggiunto il luogo di soggiorno turistico ed hanno trasportato alcune persone in ospedale, mentre gli altri hanno raggiunto il nosocomio con mezzi privati. I sanitari dopo aver effettuato le opportune rilevazioni, hanno appurato essersi trattato di un caso di intossicazione alimentare, con molta probabilità disturbi provocati da batteri del ceppo dello stafilococco, procurati dall’assunzione di uova o latticini non perfettamente conservati. I risultati degli esami biologici, attesi per i prossimi giorni, chiariranno tuttavia l’esatta portata e natura del malessere. Subito è scattata naturalmente la segnalazione al Dipartimento Prevenzione della Asl n. 1, che ha immediatamente attivato i controlli presso il locale, coadiuvata dal nucleo operativo dei NAS di Perugia; tuttavia, nonostante i numerosi e mirati controlli effettuati, la struttura ricettiva è risultata in regola. I tecnici della Asl non hanno sequestrato cibi o alimenti, dal momento che al loro arrivo non hanno rinvenuto i cibi “incriminati”, né adottato misure nei confronti della struttura, non avendo rilevato alcuna problematica di ordine igienico – sanitario. Anzi le condizioni del locale sono state definite “ottime” sotto tutti i punti di vista. Nei prossimi giorni tuttavia la Asl attiverà un piano di controllo per verificare la regolarità delle autorizzazioni. “Presto saranno chiarite le cause dell’intossicazione - ha dichiarato la dott.ssa Anna Rita Comodi, Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl – la situazione è comunque tranquilla, sia per quanto riguarda le condizioni di salute delle persone coinvolte, sia per le condizioni del locale”. Le parole del Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl appaiono dunque confortanti sia per i tifernati, abituati al buon livello delle loro strutture ristorative, che per i numerosissimi turisti che risiedono nella nostra città in questo periodo, da sempre alla ricerca non solo dei piaceri naturalistici ed artistici ma anche di quelli della buona tavola umbra. Resta comunque da appurare dove l’intossicazione si sia verificata e per quali cause.