C.Castello. Lite tra siciliani e napoletani, auto sfasciata con un macete.

Attende una vettura in una curva e quando questa, rallentando, gli arriva accanto, prima la sperona, poi la colpisce con una barra di ferro ripetutamente mandando in frantumi tutti i vetri. Una scena da far west è accaduta l’altra sera a Sansecondo, frazione alle porte di Città di Castello. Erano da poco passate le 20 quando nel centro del paese è scoppiato il finimondo. Un operaio di origini siciliane, il conducente della Passat identificato in L.M.A. 50enne, ha atteso il ritorno dalle vacanze di un imprenditore edile, di origini napoletane, sembra per farsi saldare qualche pendenza economica. Dopo aver ricevuto la calda “accoglienza” l’imprenditore ha accompagnato a casa moglie e figli, quindi è tornato all’interno del paese alla “ricerca” dell’aggressore. Appena il siciliano è tornato nel centro di Sansecondo è nata una colluttazione con l’operaio napoletano: all’inizio i due si sono beccati a parole, poi il secondo ha tirato fuori un macete iniziando a colpire la vettura dell’imprenditore, una Volkswagen Golf, distruggendo tutti i vetri della macchina. Motivi della rissa pare una questione di debiti contratti sul lavoro. Sul posto sono arrivato i carabinieri della compagnia di Città di Castello e della stazione di Trestina, che hanno ascoltato i molti testimoni dell’intricata vicenda. L’aggressore è stato immediatamente condotto presso gli uffici del Comando Stazione di Città di Castello per gli ulteriori accertamenti, mentre la pattuglia della Polizia Stradale restava sul posto per eseguire i rilievi dell’incidente stradale. Alla luce delle risultanze e delle lesioni riportate dagli occupanti della Golf, che sono risultati essere un giovane napoletano con la moglie e le due bambine di tenera età, residenti a Città di Castello, i quali sono ricorsi alle cure dei sanitari del pronto soccorso del locale nosocomio, il L.M.A. veniva dichiarato in stato di arresto. Il fermato è stato associato presso la casa circondariale di Perugia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nella persona del PM di turno Dr. A. Cannevale.