Festa dei santi patroni, Florido e Amanzio.
Sta per entrare nel vivo il programma della festa dei santi Florido ed Amanzio, patroni della chiesa diocesana di Città di Castello. Mentre domenica scorsa in Cattedrale mons. Domenico Cancian ha celebrato la messa durante la quale sono stati offerti i ceri per la lampada votiva del sepolcro dei santi patroni, da lunedì 10 si sta svolgendo il triduo di preghiera (in Cattedrale, alle ore 18 il rosario e alle 18.30 la messa con i vespri).
Oggi Giovedì 13 novembre, il giorno della festa, le sante messe in Duomo saranno celebrate la mattina ogni ora, dalle ore 7 alle 12.
Nel pomeriggio, alle 18, la concelebrazione presieduta dal vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi.
Questa celebrazione sarà trasmessa da TRG2 (canale 211 del digitale terrestre) con replica alle 22.45 e no stop per tutta la notte,
Per l’occasione il Vescovo di Città di Castello, mons. Domenico Cancian ha inviato il messaggio che di seguito si riporta.
Messaggio del vescovo Domenico nella solennità dei santi Florido e Amanzio,
Patroni principali della diocesi di Città di Castello
13 novembre 2014
"VA’ E ANCHE TU FA' LO STESSO"
Questa frase di Gesù, a conclusione della parabola del buon samaritano, potrebbe essere anche il messaggio di San Florido ai tifernati. "Va’ e anche tu fa' come ho fatto io, insieme ad Amanzio e Donino. Invece di lasciarci scoraggiare, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto rifiorire la Chiesa e la Città".
Florido vuol dire fiorito. Il nostro patrono è paragonabile a un fiore spuntato in mezzo alle rovine della Città distrutta da Totila nel VI secolo.
Insieme a lui sono fioriti Amanzio (sacerdote) e Donino (laico eremita).
Tutti e tre hanno fatto rifiorire ancor più bella la Chiesa e la Città.
Il miracolo, a distanza di 1500 anni, è ancora sotto i nostri occhi. Coinvolgendo tutto il popolo e animando alla speranza, diedero inizio a una nuova, grande storia in cui fiorirono, come d'incanto: fede, bene comune, arte, cultura, un nuovo umanesimo.
Lungo i secoli, a seguire, questa storia umana e cristiana che porta a noi si è ulteriormente arricchita.
La nostra Cattedrale via via ricostruita e abbellita ne è un segno eloquente. Proprio oggi, grazie al contributo della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell'Umbria, è illuminata in modo davvero suggestivo, tale da mettere in evidenza tutta la bellezza artistica.
La celebrazione, presieduta da S. E. Mons. Nazzareno Marconi, ordinato vescovo proprio qui il 13 luglio scorso, ci parla di una Chiesa tifernate viva e feconda.
Tutto questo sia motivo di incoraggiamento a continuare nella direzione di una riforma umana e spirituale che, come sostiene Papa Francesco, promuove la cultura dell'incontro, dell'inclusione, della speranza offerta tutti, specialmente ai poveri e bisognosi. Le sue parole essenziali, accompagnate da gesti significativi, forzano la primavera della Chiesa e del mondo, perché tutto rifiorisca e fruttifichi alla luce del Vangelo dell'Amore e della Misericordia.
Il 25° del CEIS che stiamo celebrando è un altro segno luminoso di quell'Amore che illumina il mondo e rigenera le nostre miserie.
Proprio in quest'ottica chiedo a tutti un gesto di solidarietà che non può mancare nel contesto di una festa umana e cristiana.
Città di Castello/Umbertide
13/11/2014 12:45
Redazione