C.Castello.Sovraffollamento al canile, interviene l'assessore alla Comunità Montana Rapaioli.

E’ una situazione di vera emergenza quella che sta attraversando il canile comprensoriale di Lerchi dove non c’è più spazio per i tanti, troppi cani e gatti abbandonati che hanno lentamente esautorato la struttura. Anche nell’estate appena trascorsa, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione sviluppate a tutti i livelli, anche locali, il numero di cani e gatti abbandonati è stato notevole e la struttura di Città di Castello sta dimostrando evidenti limiti. Una situazione della quale si fa portavoce Maurizio Rapaioli, assessore della Comunità Montana Alto Tevere Umbro (che ha realizzato il canile comprensoriale di Città di Castello) che partendo dalla considerazione secondo la quale per risolvere il problema c’è bisogno in primis di una maggiore presa di coscienza del problema da parte dei cittadini che si può ottenere solo attraverso maggiori e più mirate compagne informative al riguardo, annuncia alcune importanti novità che verranno realizzate nell’immediato futuro dall’Ente Montano. “Innanzitutto abbiamo provveduto – ha detto Rapaioli – alla stipula di un accordo con la Comunità Montana dell’Alto Chiascio, per l’utilizzo, in situazioni di emergenza, di 4 box del canile di Gubbio e contemporaneamente stiamo lavorando ad un progetto relativo all’ampliamento del canile di Città di Castello”. Rapaioli plaude poi alla scelta fatta dalla Asl che prossimamente darà avvio a un progetto che prevede l’inserimento di un microchip su tutti gli animali per rendere più facile l’identificazione del proprietario in caso di abbandono ma chiede al tempo stesso maggiori controlli e una maggiore sinergia tra tutte le istituzioni cui è demandato il compito della vigilanza e del controllo sull’osservanza della normativa vigente.