Sono ormai otto anni che Città di Castello celebra il Due Giugno in modo originale, vestendo del Tricolore la facciata della torre civica. L’operazione suggestiva e complessa è ormai collaudata dai Vigili del fuoco che ne curano tutti gli aspetti logistici. Il monumento si trova in Piazza Gabriotti, a pochi metri dal Palazzo comunale, speculare all’atrio del municipio, da dove Filippo Corsi, presidente del Rotary club tifernate, ha introdotto la cerimonia ricordando come “La Repubblica nacque per volontà dei cittadini e delle cittadine, perché il plebiscito introdusse in Italia il suffragio universale, dando il voto anche alle donne, che fino ad allora ne erano prive. Quanto cammino la democrazia abbia fatto in Italia da allora, è testimoniato dal fatto che sia il sindaco di Città di Castello che il presidente della Regione Umbria sono donne. Nel nostro Paese c’è co-scienza che la democrazia è compiuta solo quando offre pari opportunità”.
“Il Due Giugno a Città di Castello è un momento di grande partecipazione: per le associazioni coinvolte negli aspetti pratici e per i cittadini che vivono la ricorrenza come un momento di identità e di testimonianza ai valori civici” ha detto il sindaco Fernanda Cecchini “Questo elemento caratterizza la Festa della Repubblica di Città di Castello come una delle poche feste corali che ricordano la nascita della democrazia nel nostro Paese. Oggi confermiamo la scelta che tanti italiani nel 1946 fecero, decidendo di chiudere con i soprusi della dittatura, scegliendo la cultura del diritto e della legalità, della pace. Il Due giugno è la festa più importante della Repubblica e viene vissuta in modo solenne, con parate e cerimonie che coinvolgono soprattutto istituzioni e rappresentanti sociali, politici o del mondo economico.
A Città di Castello è la comunità che, laddove si celebra, festeggia, pensando al prezzo altissimo che gli italiani hanno paga-to per avere un governo democratico e alla forza con cui, pur tra insidie e spinte centrifughe, la Repubblica si è mantenuta fedele ai suoi pilastri originari, garantendo la democrazia e la libertà”. “In occasione della Festa della Repubblica, abbiamo voluto affiggere un manifesto che oltre alla data del due giugno, riportava anche quella del 25 aprile e del 1 maggio.
Tre ricorrenze fondanti dell’Italia sullo sfondo della sua bandiera” con queste parole la pre-sidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti ha commentato la sua presenza a Città di Castello, aggiungendo che “La Liberazione rappresenta il patrimonio comune di valori che sono alla base della Costituzione e della storia democratica italiana negli ultimi sessanta anni. Il Primo Maggio è un tributo al lavoro, unica attività attraverso cui la società può progredire e crescere. Un lavoro che oggi manca: creare le condizioni per una ripresa economica e occupazionale deve essere un compito primario per i governi locali e nazionali.
Attraverso il lavoro gli uomini e le donne sono diventati cittadini, hanno acquistato strumenti e forza per rivendicare i loro diritti e difenderli; il Due Giugno costituisce il simbolo dei processi che hanno portato l’Italia ad essere un paese democratico, guidato da una carta costituzionale, la cui modernità è ancora sorprendente. Mi trovo a Città di Castello perché in Umbria non esiste una Festa della Repubblica simile, auspicando che la ricorrenza possa assumere forme così partecipate e suggestive anche in altre località regionali”.
Terminati gli interventi delle autorità, le luci della piazza si sono spente al suono dei rin-tocchi della campana. Una luce bianca ha fasciato la torre civica d’argento e dalla cima due vigili hanno iniziato la discesa della facciata, accompagnando la guida su cui era avvolto il lunghissimo Tricolore.
Il drappo è stato liberato mentre la banda della Filarmonica Puccini suonava l’Inno di Mameli, intonato dai tifernati presenti alla festa. Un lungo applauso ha salutato la bandiera e il coraggio dei Vigili del fuoco, impegnanti nell’operazione. Amministrazione comunale e Rotary Club hanno offerto il brindisi mentre sullo sfondo dei Giardini del Cassero uno spettacolo pirotecnico illuminava il cielo con una pioggia di fuochi rigorosamente verdi, bianchi, rossi.
Città di Castello/Umbertide
04/06/2009 10:07
Redazione