C.Castello: funerali di Valerio Gildoni. Stasera speciale su "Trg Plus"

Valerio per i tifernati era uno di loro, un uomo, un carabiniere, che ha perso la vita durante lo svolgimento del proprio lavoro.Una persona sempre pronta a dedicarsi agli altri, non solo per dovere morale, ma per slancio vitale e bontà d’animo. “Valerio – ha detto monsignor Angelo Bassi, vicario dell'ordinariato militare durante l’omelia – pensava sempre più alla gente che a se stesso, e proprio questa suo modo d’essere deva farci riflettere, perché si deve temere molto di più una vita sbagliata che la morte”. Alla fine della liturgia, spazio ai ricordi di familiari ed amici. “Valerio – ha detto il suocero durante l’omelia – volevo ringraziarti come non ho mai fatto per quello che hai insegnato e donato a mia figlia Barbara. Ciao Valerio, sappi che ti ho voluto un gran bene”.Una celebrazione officiata dal vicario dell’ordine militare, da don Franco Sgoluppi vicario della Diocesi di Città di Castello e don Alberto gildoni, fratello di Valerio. Proprio il fratello ha benedetto per l’ultima volta la bara, in una San Domenico dove le più alte cariche militari, civili, religiose e la cugina Monica Bellucci a stento hanno fermato le lacrime, in un momento carico di commozione. Attimo in cui la moglie, Barbara di appena 33 anni, si è sciolta in un pianto, abbracciata dai suoceri Settimio e da Paola. “Valerio meritava di più – ha detto il tenetene colonnello ilario Favro collega di corso a Modena con le lacrime agli occhi – da tutti e soprattutto da tutti noi. Cari genitori voi avete perso un figlio, ma avete guadagnato altri 100 figli, i suoi colleghi di Modena, caro Alberto hai perso un fratello ma conta su altri 100 fratelli”. Carico di commozione è stato anche il saluto del parroco di Bosco di nanto, luogo dove è avvenuta la tragedia. “Siamo toccati per la tragedia – ha detto – e siamo toccati per come la moglie ed i genitori hanno accolto le scuse dei figli dell’uomo che ha ucciso il loro caro.Preghiamo tutti e confidiamo nel vostro perdono, per un gesto che mai ci avrebbe dovuto rendere protagonisti”. La salma è stata tumulata nel cimitero della citta' umbra. Dietro al carro funebre con le corone del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del ministro della difesa, Ignazio La Russa, si sono incamminati i familiari di Gildoni. Presenti anche i gonfaloni del Comune, provincia e Regione. Biglietti e condoglianze sono arrivate alla famiglia anche dal ministro degli Interni, Roberto Maroni, mentre i vertici nazionali dell’Arma, fra cui il generale Siazzu, hanno fatto visita alla salma e Vicenza Stasera speciale su "Trg Plus"