Gubbio: per l'Avis donazioni in aumento, ma non basta ancora

Quattordici donazioni in più. E' positivo il bilancio dell'attività della sezione eugubina dell'Avis che nei primi sei mesi del 2009 ha visto 14 donazioni in più rispetto allo stesso periodo del 2008 recarsi al centro di raccolta di Branca. "Le donazioni di sangue intero hanno raggiunto quota 570, mentre quelle di plasma sono arrivate a 26 - ha affermato il giovane presidente Giorgio Meniconi - Le prime hanno fatto registrare una lieve diminuzione, le seconde, invece, un piccolo incremento, un segnale questo che potrebbe stare a significare una maggiore partecipazione di donne. L'importante - ha aggiunto - è che in un periodo di crisi i donatori non siano calati, anche se è chiaro che si può sempre fare di meglio". Meniconi ha fatto inoltre il punto della situazione in merito alle prossime iniziative da attuare. "A breve è prevista una sorta di attività di allineamento con il centro di raccolta di Branca - ha spiegato - tramite il quale realizzeremo un quadro generale sulle condizioni di diversi iscritti all'Avis ( anche da qualche anno) che però non hanno effettuato alcune donazioni. L'obiettivo, seppur difficile, è quello di recuperare almeno una parte di questi soci al fine di non disperdere un patrimonio di donatori piuttosto significativo". Ma a preoccupare maggiormente il presidente Meniconi è ancora la questione che si sta sviluppando al policlinico Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove alcuni pazienti dell'eugubino-gualdese bisognosi di sangue si sono sentiti consigliare dal personale medico di far arrivare a Perugia i propri parenti o amici per eventuali donazioni. Un atteggiamento giudicato "palesemente sbagliato" da Meniconi, che facendosi portavoce delle Avis del territorio, ha invitato tutti i cittadini a rivolgersi sempre alle sezioni di competenza, visto che è comunque possibile effettuare donazioni al centro raccolta dell'ospedale di Branca anche per i pazienti ricoverati nei nosocomi extraterritoriali.