“Stamattina ci è stato annunciato che la Regione investirà i 3 milioni della ricostruzione post sisma attualmente a bilancio per l’ex ospedale di Città di Castello nella sistemazione di una parte consistente della copertura dell’edificio, un intervento già concordato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria la cui progettazione sarà affidata entro il 31 marzo e la cui attuazione è prevista a partire dalla seconda metà del 2024”. E’ quanto rende noto il sindaco Luca Secondi al termine del sopralluogo effettuato oggi nell’immobile dell’ex ospedale tifernate, puntualizzando che “la comunicazione dell’intervento che effettuerà la Regione è un primo passaggio positivo, ma non soddisfacente, perché riteniamo prioritario il recupero dell’intero immobile, per il quale è stata persa un’occasione storica irripetibile con la rinuncia da parte della giunta regionale al finanziamento dei lavori con il PNRR”. “Ecco perché – prosegue il sindaco – rinnoviamo alla Regione la proposta di provare a recuperare l’ex ospedale attraverso una manifestazione di interesse pubblica di livello europeo rivolta al mercato immobiliare”. Al termine della visita condotta insieme ai tecnici del Servizio Demanio, Patrimonio e Logistica della Regione e ai responsabili comunali del Servizio Lavori Pubblici Patrimonio e infrastrutture Protezione Civile e del Servizio Assetto del Territorio Edilizia e Ambiente, il primo cittadino ha dato mandato agli uffici preposti di pubblicare un’ordinanza sindacale per il transennamento della facciata dell’ex ospedale in largo Monsignor Giovanni Muzi, a seguito del distacco e della caduta a terra di materiale lapideo che si sono verificati nella giornata di martedì 28 febbraio. Il provvedimento intimerà alla Regione di effettuare tempestivamente una ricognizione delle facciate dell’edificio prospicienti la viabilità pubblica, al fine di valutare la stabilità degli intonaci e dei fregi presenti per la loro eventuale rimozione qualora risultassero pericolanti. La transennatura già effettuata su largo Muzi sarà mantenuta fino a che non saranno state ultimate le verifiche stabilite dal Comune. Il monitoraggio dello stato delle facciate dovrà essere ripetuto ogni sei mesi per garantire la sicurezza della viabilità e l’incolumità pubblica. Il sopralluogo di stamattina, al quale hanno partecipato anche il vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli e il consigliere regionale Valerio Mancini, ha confermato lo stato di degrado dell’immobile e la necessità di garantire che nessuno possa accedervi, sia per ragioni di sicurezza, sia per la tutela delle testimonianze artistiche e storiche che custodisce, a partire dalla cappella interna. La ricognizione dei tecnici della Regione era stata chiesta formalmente una settimana fa dal Comune.