C.Castello: nubi sul futuro dell'area ex Fat

La situazione di stallo che si è venuta a creare all’interno della Fintab, sta mettendo in fibrillazione il mondo politico ed amministrativo tifernate. La prima a cercare di trovare il bandolo della matassa è sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini, che ha inviato alla presidenza della Fintab una lettera per chiedere un incontro urgente. “Ho appreso da persone presenti all’Assemblea generale ordinaria dei soci, la condizione di stallo che si è venuta a creare– ha scritto – e tale situazione, stando almeno agli elementi di conoscenza attualmente in mio possesso, suscita seria preoccupazione sia per le prospettive di una società che vanta una larghissima rappresentatività sociale, sia per il paventato rinvio delle decisioni relative all’attuazione dei progetti che investono le proprietà Fintab nell’ambito del Contratto di Quartiere 2”. “Ritengo pertanto della massima urgenza un incontro, da concordare, con la presidenza Fintab al fine di verificare – rileva Cecchini - il rispetto delle scadenze fissate per la definizione tecnica delle eventuali variazioni da apportare ai progetti esecutivi per la ristrutturazione delle proprietà Fintab in area ex Fat, già presentati, approvati ed ammessi a finanziamento pubblico”. Gli fa eco Cesare Sassolini, capogruppo Pdl, il quale parla e si chiede se “Fintab e Fat non siano più interessate, come una volta al progetto”. “Se dovesse verificarsi il ripensamento sarebbe un disastro – afferma - si perderebbero i circa 6 milioni di finanziamento dalla regione, l’amministrazione tifernate sarebbe costretta a fermare gli appalti delle opere per mancanza di denaro, quello già stanziato e anticipato dai nostri amministratori andrebbe perduto e forse mai recuperato, i privati già impegnati economicamente nel progetto si vedrebbero abbandonati al loro destino e lo sviluppo del centro si paralizzerebbe, un vero disastro per tutti noi”. Sassolini prosegue, sottolineando come “Il Sindaco deve ora come non mai impegnarsi per evitare la catastrofe”. “Del resto – prosegue l’esponente del Pdl - noi l’avevamo già detto nella fase preliminare di presentazione del progetto: “così pensato creerà l’impantanamento del centro e delle attività produttive” e già si stanno verificando grossi problemi e non siamo ancora, di fatto, partiti: temiamo il peggio per il futuro".