Riadottate la variante di assestamento al prg e la variante al piano operativo di Citta' di Castello, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che, modificando la legge regionale sul governo del territorio, a cascata ha implicato alcune modifiche del piano originario, tra cui lo stralcio di cinque zone dove sono in atto frane, in attesa della verifica geologica. L' atto e' passato con il si' della maggioranza, Pd, Psi, La Sinistra, il no di Castello Cambia e l' astensione di Lega, Tiferno Insieme, Fratelli d' Italia, Movimento Cinque Stelle. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d' Italia, ha proposto - d' accordo il resto delle minoranze - di non votare "l' immediata eseguibilita' della parte operativa perche' la fase delle osservazioni e controsservazioni avrebbe coinciso con le festivita' natalizie". La maggioranza ha escluso l' eventualita' di poco spazio per l' informazione e la presentazione di istanze da parte dei cittadini. Votato di nuovo anche il Piano acustico, su cui i nuovi dettati hanno influito: maggiore consenso per questo strumento adottato dalla maggioranza ma con astensione di Tiferno Insieme, Movimento Cinque Stelle, Lega, Fratelli d' Italia a cui si e' aggiunto anche Castello Cambia. Per la maggioranza le modifiche sono state prevalentemente ancorate al parere geologico che torna alla Regione, mentre la legge della Regione lo aveva posto in capo ai comuni. Sia l' assessore all' Urbanistica Rossella Cestini, che il dirigente del settore Federico Calderini, hanno definito "L' intervento di natura prevalentemente tecnica - errori materiali, refusi, riperimetrazioni - a parte le cinque zone stralciate, una sulla variante di assestamento e quattro nell' operativo perche' , in quanto franose, la Regione aveva chiesto una verifica preliminare che avrebbe allungato i tempi a dismisura. Per il resto il piano mantiene tutte le sue linee ispiratrici - no cemento, recupero, riqualificazione e rigenerazione - e gli indici, compresa l' edificabilita' al 10% massimo del costruito". La maggioranza ha parlato di un prg ad opzione Cemento zero con priorita' il centro storico (Pd), moderno, efficace, sostenibile (Psi). Le opposizioni di contro hanno criticato poca prudenza sul fronte sismico e idrogeologico (Lega), nessuna previsione su ex Fat, ospedale Piazza Burri, poca attenzione al recupero (Tiferno Insieme), poca attenzione al centro storico e troppo consumo di suolo (Castello Cambia), interventi spot che possono snaturare l' insieme (Fratelli d' Italia), edificabilita' anche nelle zone franose (Movimento Cinque Stelle).
Città di Castello/Umbertide
09/10/2018 18:10
Redazione